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NEL VERONESE

L'Ulss 21 apre un ambulatorio per gatti randagi

L'Ulss 21 apre un ambulatorio per gatti randagi
Un ambulatorio per il controllo della popolazione felina. Il nuovo centro veterinario dell'Ulss 21 si avvarrà di personale proprio.

L'ambulatorio dell'Azienda sanitaria legnaghese ha iniziato l'attività in questi giorni, dopo l'arrivo delle gabbie per gli animali e l'installazione di un apposito banco operatorio che servirà per il trattamento dei gatti. I locali dove i gatti, in collaborazione con le associazioni di tutela degli animali, verranno condotti e sterilizzati sono stati ricavati nella palazzina che un tempo ospitava le celle mortuarie dell'ex ospedale «Stellini».

L'obiettivo è di esercitare un controllo costante su tutta la popolazione felina del Basso veronese, evitando fenomeni di proliferazione eccessiva, che potrebbero creare problemi di tipo sanitario e ambientale mettendo a rischio la salute pubblica. Già nel corso del 2012, infatti, il Servizio veterinario di igiene degli allevamenti, diretto da Gianluca Bertoja, aveva censito 90 colonie di gatti in tutta la pianura veronese. Nell'ambito di questo monitoraggio sono state effettuate oltre 400 sterilizzazioni, commissionate a veterinari privati, con un impegno di spesa di 20mila euro. A questi interventi si sono aggiunte, dall'inizio dell'anno ad oggi, altre 150 operazioni per impedire ad altrettanti gatti di riprodursi in maniera incontrollata.

«Poiché l'Ulss non disponeva di una struttura per garantire idonei interventi chirurgici», rimarca Massimo Piccoli, direttore generale dell'Ulss 21, «per queste prestazioni ci siamo rivolti a liberi professionisti, che hanno eseguito le operazioni nei loro ambulatori». D'ora in poi, con il nuovo centro nogarese, l'Ulss legnaghese potrà risolvere il problema direttamente con il proprio personale. «Nell'ambulatorio aziendale», prosegue Piccoli, «opererà un'equipe formata da dirigenti veterinari dipendenti dell'Azienda. Questo mese verranno eseguiti i primi interventi in collaborazione con i volontari del territorio sensibili al benessere animale».

Il centro veterinario è suddiviso in quattro locali: il principale è costituito dalla sala chirurgica, con tanto di banco per le operazioni e di un tavolo per le visite preparatorie. Tutti i locali sono completamente climatizzati. «I gruppi protezionistici», conclude Bertoja, «saranno in stretto contatto con la nostra struttura: saranno gli stessi volontari a segnalarci la presenza di gatti non sottoposti a controllo anti-riproduzione. Una volta giunti nell'ambulatorio verranno operati: dopo un breve periodo di riposo i felini verranno riportati nella loro colonia di origine».

«Oltre alla sterilizzazione», osserva Bertoja, «procederemo in contemporanea con il censimento dei gatti, inserendo a ciascuno di essi un microchip, come per i cani. In questo modo nel giro di tre anni avremo una mappatura completa delle colonie feline». Il Servizio veterinario ha stimato che entro il 2013 verranno effettuate altre 50 sterilizzazioni. Bertoja evidenzia: «Opereremo a Nogara un paio di giorni a settimana e, una volta stabilizzato il numero di sterilizzazioni feline, potremmo effettuare anche altre tipologie di interventi su animali domestici e d'affezione».