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REFLECTION PAPER

Antiparassitari, EMA: migliorare la valutazione ambientale

Antiparassitari, EMA: migliorare la valutazione ambientale
Il Comitato dell'Ema ha adottato un documento di valutazione del rischio ambientale dei medicinali veterinari utilizzati in cani e gatti contro gli ectoparassiti.


Il potenziale impatto ambientale degli antiparassitari utilizzati nei cani e nei gatti è materia di discussione scientifica. Il Comitato Veterinario Europeo dei Medicinali Veterinari (Cvmp), organo tecnico-consultivo di Ema, ha adottato un documento di riflessione che sintetizza il punto di vista degli esperti recependo anche i contributi di una consultazione pubblica di tre mesi, conclusa a marzo di quest'anno. La valutazione dei possibili rischi ambientali ha anche lo scopo di verificare se l'uso di ectoparassitaricidi sia scientificamente giustificato e richieda di essere monitorato. 

Il documento di riflessione presenta una panoramica dell'uso di questi prodotti e dei loro principi attivi a livello europeo. Il documento, la cui stesura risale al 2022, prende le mosse dall'incessante aumento di animali da compagnia, pur in assenza di dati ufficiali e attendibili sulla reale consistenza numerica di cani e gatti, i randagi compresi. Non si hanno nemmeno sufficienti evidenze sui metodi di allevamento e di detenzione, tali da poter influenzare l'esposizione ambientale e l'utilizzo di antiparassitari. Altre variabili che impediscono di giungere a conclusioni definitive sono date dalle difformità di dispensazione, prescrizione veterinaria e modalità di approvviggionamento.

I prodotti disponibili sono in costante aumento, come pure il valore commerciale del loro mercato di riferimento. Il settore è stato a lungo dominato prodotti spot-on ad azione locale seguiti da collari e spray, ma si registrano chiare tendenze verso lo sviluppo di formulazioni che offrono attività di lunga durata,  ad azione sistemica, somministrabili per  per via topica e orale, nonchè prodotti combinati per il trattamento e il controllo concomitanti di una varietà di ecto- e endoparassiti. 
La classe di sostanze più utilizzata in questi nuovi sviluppi è quella delle isoxazoline, anche se molecole e formulazioni meno recenti continuano ad essere utilizzate, presumibilmente a causa del loro basso costo.

Il documento del Cvmp non porta ad una valutazione finale, ma supporta la tesi che siano opportuni interventi di mitigazione del rischio e che l'esposizione ambientale a queste sostanze "non sia trascurabile". Suggerendo ulteriori analisi, basate su dati più certi, il Comitato ritiene che non vi siano evidenze per poter affermare che il rischio ambientale sia "trascurabile". Per questo l'attuale aproccio "ERA" (Environment Risk Assessment") per alcuni medicinali veterinari andrebbe rivisto.

L'impatto ambientale delle deiezioni negli ecosistemi urbani e periurbani dovrebbe essere considerato da nuovi studi scientifici, anche in vista di azioni di monitoraggio e di futuri programmi di misurazione e intervento.

Reflection paper
on the environmental risk assessment of ectoparasiticidal veterinary medicinal products used in cats and dogs