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ADEGUAMENTO REG (UE) 2019/4

Mangimi medicati, via libera delle Camere al decreto

Mangimi medicati, via libera delle Camere al decreto
Iter parlamentare completato anche per il decreto legislativo che adegua l'Italia al regolamento 2019/4 sui mangimi medicati.
Dopo l'adeguamento al regolamento (UE) 2019/6 sui medicinali veterinari, anche quello sui mangimi medicati completa l'iter parlamentare e torna al Governo per il varo finale. Nessuna osservazione dalle Commissioni riunite Affari Sociali e Agricoltura  della Camera che sullo schema di decreto (Atto G71) hanno dato un parere favorevole.
Dal Senato invece, sono arrivate proposte di modifica. Le Commissioni Politiche Europee non hanno ravvisato elementi di incompatibilità con la normativa europea.

In Senato- Le Commissioni 9ª (Industria e Agricoltura) e 10ª (Sanità) suggeriscono al Governo di precisare che i controlli ufficiali non verifichino "le disposizioni" del decreto, ma "il rispetto delle stesse". Inoltre, si invita il Governo a considerare l'opportunità di esplicitare, all'articolo 12, comma 2, che il termine di quarantotto ore previsto per la registrazione delle attività di raccolta e smaltimento decorre "dall'invio per lo smaltimento", come correttamente indicato precisato nella relazione illustrativa allegata al provvedimento. L'osservazione riguarda l'obbligo del detentore di animali ( eccetto il detentore di animali da compagnia) che deve registrare entro quarantotto
ore, nel sistema informativo di tracciabilità le attività di raccolta e smaltimento presso ditte specializzate dei mangimi medicati e dei prodotti intermedi, qualora questi siano scaduti o non siano stati effettivamente utilizzati per il trattamento indicato nella prescrizione veterinaria di mangimi medicati.

I Senatori hanno evidenziato "il  positivo impatto nella lotta all'antimicrobico-resistenza dell'impianto sanzionatorio",  volto ad assicurare "un uso razionale dei medicali veterinari attraverso i mangimi medicati e il rispetto dei requisiti igienici". Valutata con favore anche la ridefinizione delle competenze per il rilascio delle autorizzazioni agli operatori del settore dei mangimi medicati, "funzionale alla semplificazione del relativo iter amministrativo, eliminando al contempo vincoli obsoleti".

Alla Camera - E' stata bocciata dalle Commissioni competenti una proposta di parere alternativo, presentata dai deputati del Movimento Cinquestelle, che chiedeva- fra l'altro- una revisione in senso più restrittivo del regime di tolleranza nel trasporto di medicati e prodotti intermedi "con riferimento alla necessaria prescrizione rilasciata dal medico veterinario e in formato elettronico". Il parere, prima firmataria l'On Marianna Ricciardi, chiedeva anche di ribadire nel decreto il divieto di impiego dei mangimi medicati per finalità di profilassi o di promozione della crescita, "estendendo tale divieto anche agli allevatori extra-europei che desiderano importare i propri prodotti nell'Unione Europea".
Il parere alternativo non è stato messo ai voti.

Stato-Regioni- Alla Camera, il gruppo parlamentare del PD si è astenuto, in disaccordo con la decisione del Governo di non recepire nel decreto alcune richieste di modifica avanzate dalle Regioni.  L'Atto G71 esaminato dalle Camere è stato trasmesso nella versione antecedente l'intesa sancita il 21 settembre in Conferenza Stato-regioni.

Lo schema di decreto legislativo sui mangimi medicati adegua l'ordinamento nazionale al regolamento (UE) 2019/4 riguardante i mangimi medicati, uno dei provvedimenti del "animal medicine package" con cui l'Unione Europea ha revisionato la normativa sulla sanità veterinaria.

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