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RELAZIONE NAZIONALE

Antibiotici: calo marcato "risultato del mondo veterinario"

Antibiotici: calo marcato "risultato del mondo veterinario"
Pubblicati i trend nazionali degli antimicrobici. La chiave di lettura del Ministero della Salute è la verifica dei target fissati dal Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-Resistenza.

E' online anche la relazione nazionale del Ministero della Salute che analizza i dati e le tendenze delle vendite di antibiotici in Italia. La chiave di lettura dei dati per il Ministero della Salute è il Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR 2017-2020) ovvero la verifica del raggiungimento dei target prefissati dal Piano stesso. Il risultato è che sono stati "superati tutti gli indicatori fissati al 2020".In questo contesto, si riportano importanti progressioni.

Fonte dei dati- Per il  2019, la relazione riporta i dati relativi ai volumi delle vendite nazionali, trasmessi al Ministero della Salute dalle aziende titolari dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC). Per l’anno 2020, invece, i dati sono riferibili alla dispensazione dei medicinali veterinari prescritti con ricetta elettronica veterinaria, ad eccezione delle  premiscele il cui dato è sempre quello comunicato dai Titolari di AIC.

Principali dati nazionali

Si conferma la tendenza alla diminuzione delle vendite totali. Nel 2020 sono state pari al 38,3% rispetto a quelle del 2016. "Una riduzione ancor più significativa - osserva il Ministero della Salute- se si considera il calo del 56,8% rispetto ai dati del 2010". Il trend nazionale in diminuzione si conferma in modo marcato per tutte le classi di antimicrobici, "come risultato di un impegno costante all’utilizzo prudente degli antibiotici del mondo veterinario".

Un’attenzione particolare è rivolta a quelle classi di antibiotici il cui utilizzo negli animali può avere effetti sulla salute pubblica per il possibile sviluppo della resistenza antimicrobica e incluse nella categoria B “Restrict” della categorizzazione AMEG (Antimicrobial Advice Ad Hoc Expert Group) e classificate tra gli Highest Priority Clinically Important Antimicrobials nella lista della World Health Organization (WHO), "che rappresentano una piccola proporzione delle vendite totali (circa l’1,6%)"- osserva la relazione.

La riduzione più evidente "è sicuramente quella relativa alle vendite per la classe delle polimixine (95,4%) rispetto al 2016". Altri cali "significativi" riguardano gli altri chinoloni, con un calo del 67,6%, le cefalosporine di terza e quarta generazione con un ribasso del 56,9% e i fuorochinoloni con una riduzione del 47,2%.

La relazione ministeriale evidenzia infine, una contrazione del 40% delle vendite di agenti antimicrobici autorizzati in forme farmaceutiche impiegate per il trattamento di gruppo, attraverso la somministrazione in soluzioni (acqua di abbeverata, siero di latte, broda, ecc.), come mangimi medicati (premiscele) o il top dressing (polveri orali).

"Importanti progressioni"- Il trend positivo dimostra l’efficacia delle azioni pianificate e attuate nel settore veterinario per il contrasto all’antimicrobico-resistenza, in particolare della promozione di un uso prudente degli antimicrobici. In questo contesto, il Ministero della Salute parla di "importanti progressioni".

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