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INIZIATIVA CAO ANDI

Eurispes: infiltrazioni mafiose negli studi in franchising

Eurispes: infiltrazioni mafiose negli studi in franchising
Iniziative dopo la denuncia dell'istituto di ricerca Eurispes sull'interesse della criminalità verso gli studi odontoiatrici in franchising per riciclare denaro sporco.
Secondo uno studio Eurispes, il proliferare delle catene odontoiatriche in franchising ed il conseguente ingresso delle società di capitale, grazie anche a norme che hanno facilitato questo, ha trasformato il settore in un "un business gestito da investitori privati che spesso nulla hanno in comune con l'odontoiatria o la medicina". E proprio il proliferare "del mercato del franchising odontoiatrico", ha sottolineato l'istituto di ricerca, "ha attirato anche l'attenzione della criminalità organizzata".

Come prima risposta del settore, la CAO Nazionale Giuseppe Renzo ha inviato una lettera al Presidente della Commissione Antimafia On. Rosy Bindi per chiedere audizione ed esporre il parere della Commissione Albo degli Odontoiatri sul problema. "Una iniziativa importante che rafforza l'azione che ANDI sta portando avanti da tempo nei confronti della politica ed in particolare della Commissione Giustizia della Camera in merito al DdL sull'abusivismo odontoiatrico", commenta il Presidente Nazionale Gianfranco Prada.

Renzo richiama anche il rapporto  "Odontoiatria e sistemi regionali a confronto" del settembre 2014. Si può leggere, infatti, che il Comando Carabinieri per la tutela della Salute AS ha verificato che affiliati alla "ndrangheta" stanno investendo in tale campo al fine di riciclare denaro "sporco". Si teme, infatti, "una nuova attenzione della criminalità organizzata su un settore che viene considerato particolarmente attraente e possibile fonte di nuovi investimenti e nuovi guadagni". Il tema di collega al problema dell'abuso di professione.

Abuso di professione- "Quale Presidente della Commissione Nazionale Albo Odontoiatri della FNOMCeO – scrive il Presidente CAO Giuseppe Renzo – sono a chiedere formalmente un'audizione davanti alla Commissione da Lei presieduta sulle tematiche dell'esercizio abusivo della professione odontoiatrica e sulle ipotesi di riforma dell'art. 348 c.p. che attualmente sanziona in modo non certamente dissuasivo l'esercizio abusivo stesso. In particolare chiedo di essere ascoltato sul problema del presunto riciclaggio di denaro "sporco" attraverso il mercato del franchising odontoiatrico come risulta anche dal recente rapporto Eurispes

Per il Presidente ANDI, Associazione che aderisce a Confprofessioni - è necessario  che tutto il settore dentale faccia fronte comune, senza se e senza ma, per sostenere la legalità e la correttezza dell'esercizio della professione con posizioni univoche. Continuare a voler fare dei distinguo sul DdL Marinello in tema di esercizio abusivo della professione non fa altro che offrire degli alibi a chi da tempo cerca di affossarlo. Solo regole certe e la garanzia che queste vengano fatte rispettare permetteranno alla nostra visione della professione, basata sul rapporto di fiducia con i nostri pazienti in funzione di una cura di qualità, di riuscire a prevalere sul business prima di tutto".