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REG 1760/2000

Identificazione elettronica dei bovini, l'Italia si prepara

Identificazione elettronica dei bovini, l'Italia si prepara
Imminente la modifica del Regolamento 1760/2000 e la possibilità di identificare gli animali di specie bovina con dispositivi elettronici. La relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea, per l'anno 2013, presentata dal Ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi contiene importanti anticipazioni di sanità veterinaria.
Fra queste, il completamento del quadro normativo relativo alle anagrafi animali, in vista dell'imminente modifica del Regolamento 1760/2000  per introdurre la possibilità di identificare gli animali della specie bovina con identificativi elettronici.

Da tempo, la  Commissione Europea valuta la possibilità, sulla base dei lavori svolti dal Centro comune di ricerca, di utilizzare dispositivi elettronici per l'identificazione dei bovini, sulla scorta dei progressi realizzati in questo
campo. Dall'emanazione del Regolamento 1760/2000, la Commissione ha adottato una proposta che stabilisce chiaramente il quadro giuridico che autorizzerà per la prima volta l'introduzione, su base non obbligatoria, dell'identificazione elettronica dei bovini. L'applicazione su vasta scala dell'identificazione elettronica rinforzerà l'attuale sistema di tracciabilità dei bovini e delle derrate alimentari (carni bovine, ad esempio), rendendolo più rapido e preciso e rinforzerà ulteriormente la sicurezza alimentare e la salute animale nell'Unione europea.

Gli allevatori ed altri operatori interessati trarranno numerosi benefici dall'introduzione del sistema dal momento che, semplificando le procedure attualmente in vigore, il sistema di identificazione elettronica ridurrà i costi amministrativi. Anche se prevista l'introduzione facoltativa a livello dell'Unione, la Commissione non esclude nella sua proposta la possibilità che gli Stati membri rendano obbligatoria l'identificazione elettronica sul proprio territorio.

L'identificazione elettronica dei bovini rinforzerà la protezione dei consumatori e migliorerà la prevenzione e il controllo delle patologie, la lotta contro le malattie e la gestione delle crisi, darà beneficio alla competitività del settore (ad esempio facilitando i controlli in materia di identificazione e registrazione oppure ottimizzando i sistemi di gestione della produzione e dei riproduttori) e aprirà nuovi sbocchi sul piano commerciale. Gli stabilimenti di trasformazione delle carni e i venditori di bovini ne trarranno ugualmente vantaggio grazie alla riduzione dei costi di mano d'opera. In maniera indiretta, sarà facilitata la gestione e il controllo di alcuni regimi di aiuto dell'Unione nell'ambito dell'agricoltura.

La proposta è stata sottoposta al vaglio del Parlamento Europeo che a settembre del 2012 l'ha approvata con alcune proposte emendative. Sull'identificazione elettronica sono in corso i negoziati interistituzionali. L'obbligatorietà dell'identificazione elettronica (volta a ridurre gli oneri burocratici in capo agli agricoltori e rendere i controlli più veloci e più accurati rispetto ai metodi tradizionali di indentificazione) potrebbe danneggiare i piccoli agricoltori, ponendoli dinanzi all'obbligo di procedere con i nuovi sistemi.  Il Consiglio è favorevole all'introduzione graduale del nuovo sistema per un periodo di 7 anni, mentre per il Parlamento ciò non sarebbe necessario. In mancanza di una disciplina comune europea che regoli l'utilizzo delle tecniche elettroniche, potrebbe verificarsi che ogni singolo Stato adotti norme differenti, tali da pregiudicare lo scambio armonico dei dati elettronici degli animali.