• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30996
IL TESTO APPROVATO

Ddl Sicurezza: dopo il Senato correttivi alla Camera

Ddl Sicurezza: dopo il Senato correttivi alla Camera
Il Senato ha approvato all'unanimità il Ddl Sicurezza per le professioni sanitarie. Un Osservatorio ad hoc sulle violenze agli esercenti sanitari, reclusione fino a sedici anni per lesioni personali, con l'aggravante di aver commesso il fatto in danno a sanitari "nell'atto o a causa dell' esercizio delle loro funzioni". La discussione in Assemblea ha messo l'accento sui maggiori rischi per il veterinario in ambito zootecnico. Auspicabili correttivi alla Camera.


L'Assemblea di Palazzo Madama ha approvato all'unanimità il disegno di legge n. 867 in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera, "dove potranno emergere le specificità  del medico veterinario di sanità pubblica, di cui il testo non sempre tiene conto"- commenta il Sindacato dei Veterinari di Medicina Pubblica (Sivemp).

Il ddl è stato illustrato in Assemblea dal Sen Pierpaolo Sileri (M5S) nella nuova veste di Sottosegretario alla Salute. Dopo aver ricordato l'iniziativa dell'ex Ministro Giulia Grillo e il lavoro svolto in Commissione Sanità, Sileri ha enfatizzato i tempi dell'iter: "Meno di dieci mesi, nonostante una legge di bilancio, nonostante le campagne elettorali e un Governo che è caduto". Il provvedimento consta di cinque articoli e nasce dalla necessità di individuare misure di prevenzione e contrasto per gli atti di violenza a danno degli esercenti le professioni sanitarie nonché socio-sanitarie, "categorie di persone - ha dichiarato il Sottosegretario- che ormai con frequenza costante, settimanale, se non addirittura giornaliera, mettono a serio pregiudizio la propria incolumità fisica e professionale".

Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie- L'Osservatorio ha principalmente il compito di monitorare e prevenire gli episodi di violenza. Sarà istituito presso il Ministero della salute, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, prevedendo anche la presenza di rappresentanti degli ordini professionali. I dati regionali relativi all'entità e alla frequenza del fenomeno saranno acquisiti con il supporto dell'Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità istituito presso l'Agenas e degli Ordini professionali.

Modifiche al codice penale- Le pene previste dall'articolo 583-quater del codice penale vengono estese ai casi di lesioni personali gravi o gravissime  a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o a incaricati di pubblico servizio, nell'atto o a causa dell'adempimento delle funzioni o del servizio presso strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche o private.
Le lesioni gravi sono punite con la reclusione da quattro a dieci anni; le lesioni gravissime, con la reclusione da otto a sedici anni. L'avere commesso il fatto con violenza o minaccia in danno degli esercenti le professioni sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni diventa "circostanza aggravante".

Il veterinario come "interferenza nella produzione"- Durante la discussione in Assemblea, la sen Raffaella Marin  (L-SP-PSd'Az) ha dichiarato che "quando ci si riferisce al personale sanitario si devono includere i medici veterinari, nello specifico i veterinari dell'agro-zootecnico, talvolta costretti ad operare ai margini della legalità e del codice etico, soprattutto quanto si tratta di interventi per la macellazione, in alcune aree di forte disagio socio culturale, dove vengono impiegati presso imprese rurali. Questi medici - ha aggiunto- lavorano da soli, senza assistenza; la figura del veterinario viene vista come un'interferenza nella produzione e, pertanto, tenuta sotto pressione di costante minaccia, anche di morte, di danneggiamento di beni personali, intimorita con segnali di morte a stampo mafioso". Invocando "una riorganizzazione sanitaria delle strutture, che deve essere omogenea su tutto il territorio nazionale", Marin ha aggiunto che il fenomeno delle aggressioni " è motivo di impoverimento del personale veterinario e, di conseguenza, implica la perdita di prestazione".
Il Senatore Francesco Zaffini (FdI) ha ricordato il veterinario pubblico "che si trova a dover ispezionare la stalla di un agricoltore armato di forcone - come ci è stato raccontato - assolutamente contrariato dall'Ispezione stessa".

Correttivi alla Camera- Il Sivemp esprime apprezzamento per l’approvazione in Senato, ma "auspica che alla Camera si apportino alcune modifiche". In particolare, il Sindacato chiede di intervenire sugli articoli "che potrebbero risultare inefficaci per la tutela di medici e veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione" accogliendo  le proposte avanzate in sede di audizione, fra cui l’assistenza legale alle vittime- anche quando gli atti intimidatori fossero perpetrati da ignoti e al di fuori dell’orario di servizio- l'obbligo per le Aziende sanitarie di adottare adeguati correttivi, l'inserimento nel DUVRI del rischio “Violenza e intimidazioni nei confronti dei veterinari” e la creazione di un  fondo di solidarietà destinato a risarcire i danni subiti dai veterinari.

Il testo approvato del ddl
"Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni".