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RANDAGISMO

PNALM: sterilizzazioni 'mobili' per i cani del Parco

PNALM: sterilizzazioni 'mobili' per i cani del Parco
Parte oggi, "una delle più grandi operazioni antirandagismo".  Interventi chirurgici su una "auto medica" per circa 1000 cani. Riparte un progetto che due anni fa venne sospeso per carenze normative e di buone prassi veterinarie. ANMVI: "Il Piano è ancora fuori dalle regole".

Microchippare, sterilizzare e vaccinare i cani che insistono nel Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise. Sono queste le azioni previste da quella che una nota ufficiale del Parco Nazionale D'Abruzzo, Lazio e Molise definisce "una delle più grandi operazioni antirandagismo". Condotta " in stretta collaborazione con l'ENPA attraverso l'Unità di Intervento Nazionale, l'operazione si annuncia sotto la responsabilità del Dott. Antonio Fascì (ENPA) e del Dott. Leonardo Gentile (PNALM).

L'Unità di Intervento Nazionale "ha mobilitato, ognuno per le proprie competenze, una squadra composta da oltre 10 volontari, dall'ambulanza Isotta, da un'automedica, da un furgone e da un automobile di servizio". I  veterinari Leonardo Gentile (Responsabile del servizio veterinario del PNALM) e Giovanni Ferrara (Referente scientifico dell'Enpa) "praticheranno la tele anestesia, per catturare in sicurezza i cani"; Meir Levy, responsabile del personale medico, provvederà a identificare, vaccinare e sterilizzare gli animali.

Durata  e raggio d'azione del  Piano: cinque mesi (fino al 31 ottobre) e 27 Comuni tra le province di Frosinone, L'Aquila e Isernia, per una popolazione canina stimata in circa 1000 esemplari. "La grande novità è rappresentata dalla possibilità di sterilizzare i cani direttamente a bordo della ambulanza Isotta che, per l'occasione, grazie all'autorizzazione concessa dai Servizi veterinari delle Regioni Lazio e Molise, diventerà un vero ambulatorio veterinario mobile», spiega Antonio Fascì, responsabile dell'Unità Intervento Nazionale di Enpa.. Con Isotta – prosegue Fascì – saremo operativi soprattutto in Lazio e Molise, mentre in Abruzzo interverrà l'associazione "Salviamo l'Orso".

Altri partner dell'iniziativa, sono: l'Associazione "Salviamo l'Orso", i Servizi Veterinari regionali di Abruzzo, Lazio e Molise, le Asl dell'Aquila, di Frosinone e di Isernia e i Comuni del Parco. L'obiettivo dichiarato " è quello di tutelare le specie selvatiche", in particolare l'Orso, il Camoscio e il Lupo.

Ciò che il comunicato ufficiale del Parco non dice- commenta l'ANMVI - è che il Piano ripropone tutte le criticità già sollevate nel 2014, che avevano portato il Ministero della Salute, anche su sollecitazione di ANMVI e di FNOVI a sospendere l'iniziativa. Il Piano del 2014 non fu affatto "un grande successo"- come vuol far credere la nota ufficiale del Parco, bensì una operazione che per le numerose criticità riscontrate, indusse l'Ente Parco a soprassedere alla sua prosecuzione. Secondo l'ANMVI, due anni dopo le stesse criticità vengono proposte inalterate, anzi se possibile peggiorando il quadro d'intervento, totalmente estraneo all'ordinamento nazionale vigente.
 
(Foto: EnteParco.it)