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REG 1/2005

Relazione annuale sul trasporto animale

Relazione annuale sul trasporto animale
Eseguite, nel 2015, 18.275 ispezioni: 15.641 i mezzi di trasporto interessati, per oltre 9 milioni di animali e 15.616 documenti di accompagnamento. Irregolarità al top nei documenti di viaggio. In calo quelle riferite alle pratiche di trasporto e agli spazi. In aumento le non conformità riguardanti l'idoneità degli animali.

Pubblicata la relazione sui controlli sul trasporto di animali ai sensi del Regolamento 1/2005. Il documento sintetizza l’attività ispettiva svolta dalle ASL, dagli Uffici Veterinari per gli adempimenti comunitari (UVAC), dai Posti di Ispezione Frontaliera (PIF) e dagli Organi di Polizia. I controlli della ASL sono condotti sulla programmazione basata sul rischio dettata dal Piano Nazionale Benessere Animale (PNBA) vigente, mentre UVAC e Polizia Stradale collaborano in questo campo, dal 2011, secondo il Protocollo d’Intesa tra Ministero della Salute e Ministero dell’Interno per potenziare i controlli sul trasporto di animali vivi.

I dati del report annuale sono stati raccolti - per la prima volta- utilizzando la nuova tabella generale, introdotta dal 1° gennaio 2015 dalla Commissione Europea, allo scopo di uniformare e rendere confrontabili i dati nazionali. L'analisi dei dati comprende il raffronto con la relazione annuale dello scorso anno, sui controlli del 2014.

Tre tipologie di ispezioni non discriminatorie: quantità e sanzioni
  • Ispezioni Tipo 1: sono le ispezioni  effettuate nel luogo di partenza prima del trasporto degli animali per lunghi viaggi (superiori alle 8 ore) tra Stati membri e Paesi terzi e dopo lo scaricamento degli animali dai mezzi di trasporto nel luogo di destinazione se questo è un macello. Le ispezioni di tipo 1 sono state complessivamente 13.252. Le sanzioni 110.
  • Ispezioni Tipo 2: sono le ispezioni  effettuate durante il trasporto. In questa tipologia vanno comprese, oltre che le ispezioni effettuate in associazione con gli organi di polizia durante il trasporto, anche le ispezioni effettuate nei posti di controllo, le ispezioni effettuate al luogo di partenza per brevi viaggi e le ispezioni effettuate nel luogo di destinazione se diverso dal macello, come ad esempio le stalle di sosta, i centri di raccolta, i mercati, le fiere e gli allevamenti. Le ispezioni di tipo 2 sono state complessivamente 4.329. Le sanzioni 297
  • Ispezioni Tipo 3: sono ispezioni effettuate dopo il completamento del viaggio per verificare il rispetto dei periodi di viaggio e di riposo mediante il controllo del giornale di viaggio o dei dati registrati del sistema di navigazione satellitare e del cronotachigrafo. Le ispezioni di tipo  sono state complessivamente 3.694. Le sanzioni 18.
Il numero di "applicazioni" e di "scambio di informazioni" è stato corrispondente a quello delle sanzioni applicate: si tratta, nel primo caso, di azioni di emergenza che l’autorità competente intraprende o impone alla persona responsabile degli animali in caso di inosservanza delle disposizioni del Regolamento (CE) 1/2005, mentre gli “scambi di informazione” si intendono le misure specifiche indicate ai paragrafi da 2 a 7 dell’articolo 26 del Regolamento (notifiche, revoche o divieti) che l’autorità competente mette in atto in caso di violazione dello stesso Regolamento.

Raffronto con l'anno precedente - A conferma di quanto già registrato nel 2014, anche nel 2015 il totale delle non conformità registrate per le tipologie d’ispezione 1 e 2 ha dato origine ad un numero inferiore di sanzioni, dato che una sanzione può fare riferimento a più non conformità alle prescrizioni del Regolamento (CE) n. 1/2005. La relazione ministeriale aggiunge che- benchè nel 2015 sia stata riscontrata un riduzione del 28,6% delle ispezioni effettuate imputabile, molto verosimilmente, ad una migliore qualità del dato per la progressiva esclusione dalla rendicontazione delle ispezioni sul benessere animale effettuate routinariamente durante la visita ante-mortem al macello-  si è evidenziata un incremento dell’ incidenza percentuale delle sanzioni comminate rispetto alle ispezioni effettuate (da1,8% a 2,3%), che può essere ascrivibile ad una più elevata capacità degli organi accertatori nell’effettuare i controlli sulla protezione animale durante il trasporto.

Irregolarità registrate durante le ispezioni - Sul totale delle irregolarità emerse durante le ispezioni, quelle più frequenti hanno interessato la documentazione (35,8%), le pratiche di trasporto (22,4%) e l’idoneità degli animali (21,4%). Hanno mostrato incidenze più basse le irregolarità relative ai mezzi di trasporto (8,1%) e all’abbeveraggio/alimentazione/periodi di viaggio e di riposo (6,9%), mentre la classe “altri casi di non conformità” si è attestata sul 5,4%.
L’incidenza complessiva delle irregolarità (495) sul totale delle ispezioni (18.275) è stata pari al 2,7%.

Raffronto con l'anno precedente - Nel 2014, la documentazione, le pratiche di trasporto e l’idoneità degli animali si sono collocati, rispettivamente, al 34,5%, al 27,8% e al 15,8%. Ciò sottolinea che, rispetto all’anno precedente, nel 2015 è leggermente diminuita l’incidenza della categoria di non conformità “Pratiche di trasporto, spazio disponibile”, mentre è incrementata quella “Idoneità degli animali al trasporto”.
Sempre rispetto al 2014, le altre categorie non hanno subito variazioni degne di rilevo e l’incidenza complessiva delle non conformità è risultata sostanzialmente analoga (2,6% nel 2014; 2,7% nel 2015).

Irregolarità in funzione del tipo di ispezione -Nell’ambito delle ispezioni di tipo 1, l’incidenza più elevata si è osservata nella categoria di non conformità “Idoneità degli animali al trasporto” pari al 45,9% del totale delle irregolarità seguite da “Pratiche di trasporto” 23,6% e “ Documentazione” 17,6%.
Molto più contenute sono risultate le percentuali di irregolarità incluse nelle classi “Mezzi di trasporto e disposizioni addizionali per le navi”, “Abbeveraggio e alimentazione, periodi di viaggio e di riposo” ed “Altri casi di non conformità”.
Nelle ispezioni di tipo 2, sono risultate più frequenti le irregolarità comprese nella categoria “Documentazione”, che hanno raggiunto il 40,4% del totale di quelle osservate in questa tipologia. L’incompletezza della documentazione accompagnatoria nei trasporti d’animali continua a costituire una delle cause più rilevanti di non conformità registrate nelle ispezioni effettuate durante il trasporto. Le irregolarità ascrivibili alla categoria “Pratiche di trasporto” hanno mostrato un’incidenza del 20%, mentre si sono collocate al di sopra del 10% le irregolarità relative all’idoneità al trasporto ed ai mezzi di trasporto.
Nelle ispezioni di tipo 3, dove vengono considerate solo le ispezioni non discriminatorie basate sul controllo dei documenti di accompagnamento (giornali di viaggio e/o dati registrati) effettuate dopo il completamento del trasporto, è presente la solo categoria di non conformità riguardante la “Documentazione”, che ha raggiunto ovviamente il 100/%.

Raffronto con l'anno precedente -Rispetto al 2014, la variazione più evidente ha riguardato il tipo 1 d’ispezione e la categoria di non conformità “Idoneità degli animali al trasporto”, che si è incrementata dal 22,3% di quell’anno al 45,9% del 2015, mentre ha mostrato una corrispondente diminuzione quella relativa a “Pratiche di trasporto”. Per le ispezioni di tipo 2, non si osservano modifiche di rilievo tra il 2014 e il 2015, confermandosi la netta prevalenza delle non conformità a carico della documentazione d’accompagnamento. In quelle di tipo 3, nel 2015 sono state riscontrate non conformità esclusivamente a carico della documentazione.

Irregolarità  in funzione della specie o della categoria degli animali trasportati-  Per i suini, gli ovini/caprini, gli equidi e “altri animali”, le irregolarità più frequenti sono risultate incluse nella categoria “Documentazione”, seguite da quelle riguardanti la categoria “Pratiche di trasporto, spazio disponibile, altezza”. Nelle ispezioni riguardanti i bovini, la maggiore incidenza di non conformità è risultata inclusa nella categoria “Idoneità degli animali”, seguita da quella relativa alla categoria “Documentazione”.
Analoga situazione si è verificata nel trasporto del pollame, ove sono risultate più frequenti le non conformità relative a “Pratiche di trasporto,...”. rispetto a quelle riguardanti la “Documentazione”. Nelle ispezioni riguardanti i cani, le non conformità relative alla documentazione sono risultate le più frequenti seguite da quelle riguardanti l’idoneità al trasporto.

Raffronto con l'anno precedente -Rispetto al 2014, queste ultime risultano aumentare per i bovini dal 20,9% al 30,9%, per i suini dal 10,3% al 15,7%, per gli ovi/caprini da 0 al 4,1% e per i cani dal 29,6% al 33,2%. Come sopra riportato, nel 2015 questo incremento delle non conformità per l’idoneità degli animali al trasporto è emerso con evidenza nelle ispezioni di tipo 1.

Non conformità per specie o categoria di animali per tipo d’ispezione e calcolate sul loro numero totale. Per il loro calcolo, le non conformità sono state rapportate al numero di ispezioni effettuate entro ciascuna tipologia. Le incidenze più elevate sono state riscontrate nelle ispezioni di tipo 2, ossia in quelle effettuate durante il trasporto.
Tra le diverse specie e categorie d’animali, la percentuale più alta di non conformità si è osservata nei trasporti dei cani (27%) seguita da quella osservata nei trasporti di ovi/caprini (12,3%) e bovini (10,3%), mentre nessuna irregolarità è emersa durante le ispezioni riguardanti conigli e pesci.
Nelle ispezioni di tipo 3, effettuate dopo il completamento del trasporto sui documenti di accompagnamento, le non conformità sono emerse soltanto a carico di trasporti di bovini e di suini. I dati complessivi evidenziano un andamento della ripartizione delle non conformità tra le diverse tipologie di controlli sostanzialmente analogo a quello descritto nel 2014, in cui già spiccava la prevalenza di non rispetto delle prescrizioni del regolamento CE n. 1/2005 nelle ispezioni non discriminatorie di tipo 2.
Il report 2015  conferma inoltre che il trasporto di cani, pur numericamente ridotto in confronto a quello di altri animali, continua a mostrare particolari criticità.

Raffronto con l'anno precedente -Nel complesso, il confronto con i dati del 2014 e quelli descritti nelle relazioni degli anni precedenti, confermano la persistente difficoltà nel soddisfare i requisiti richiesti dalla documentazione d’accompagnamento che emerge indipendentemente dalla tipologia d’ispezione e dalla specie animale considerata. Inoltre, nel 2015, rispetto all’anno precedente, i dati mostrano un aumento delle non conformità riferibili all’idoneità al trasporto accompagnato, per alcune specie, da un incremento di quelle riferibili alle pratiche di trasporto.

tabella
Relazione annuale sui controlli effettuati nel 2015 sul trasporto di animali.