La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari si è rivolta ai Servizi Veterinari, Izs, Nas, Uvac e alle organizzazioni del settore avicolo: "Devono essere rafforzate, da parte dei Servizi Veterinari regionali e dei Servizi Veterinari delle ASL, le misure di vigilanza veterinaria permanente ed in particolare quelle sull'applicazione della biosicurezza previste dalla normativa vigente".
Le disposizioni sono contenute in una nota diramata oggi dal Direttore Generale Silvio Borrello in cui si richiede che vengano anche "adeguatamente verificate, dai Servizi medesimi, le procedure di intervento da adottare in caso di focolaio di influenza aviaria, come previsto dal manuale di emergenza". "Deve essere posta attenzione, altresì, da parte delle competenti Autorità, alle attività di monitoraggio sull'avi-fauna selvatica previste dal Piano nazionale per l'influenza aviaria- prosegue la nota. Al riguardo, tenuto conto della stagione venatoria in itinere, si chiede di osservare scrupolosamente le norme di biosicurezza previste dall'Ordinanza 8 aprile 2014.
Il Ministero della Salute invita a "segnalare ai Servizi veterinari, tramite i veterinari aziendali, ogni aumento di mortalità, riduzione di assunzione di cibo o diminuzione dei parametri produttivi, in particolare per quanto riguarda la produzione di uova". Per quanto attiene agli allevamenti avicoli all'aperto, in caso non fossero presenti adeguate coperture per evitare il contatto con uccelli selvatici, è "opportuno che i volatili siano tenuti all'interno dei capannoni".
In relazione ai focolai confermati in Olanda e Regno Unito (Inghilterra), la Commissione ha adottato il 17 novembre 2014 rispettivamente due decisioni relative alle misure provvisorie di protezione contro l'influenza aviaria ad alta patogenicità e che individuano negli allegati le zone di restrizione (protezione e sorveglianza); entrambe le Decisioni sono pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 19 novembre 2014.
Per quanto riguarda le misure relative agli scambi intra UE,il Ministero della Salute invita gli UVAC ad informare opportunamente di quanto sopra gli operatori commerciali e a verificare, tramite i sistemi informativi SINTESIS e TRACES, l’effettiva applicazione del blocco delle movimentazioni. In caso di riscontro di spedizioni di merci a rischio (le cui tipologie sono individuate, in via generale, dalla Direttiva 2005/94/CE), provenienti dai territori interessati dai divieti di movimentazione, gli UVAC provvederanno ad applicare immediatamente le procedure per l’attuazione delle misure restrittive prescritte dal decreto legislativo n. 28\93, informandone tempestivamente la Direzione ministeriale.
Lo scorso 6 novembre ha comunicato agli Stati membri che, per la prima volta nell'Unione Europea, è stato confermato un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità sottotipo H5N8 (HPAI) in un allevamento di tacchini da carne (30.000 volatili) situato in Germania, Mecklenburg-West Pomerania. Le Autorità tedesche hanno messo in atto tutte le misure previste dalla direttiva 2005/94/CE effettuando i controlli negli allevamenti situati nelle zone di protezione e sorveglianza. Le operazioni di abbattimento sono già concluse. Le indagini epidemiologiche sono tuttora in corso. La Commissione europea, tuttavia, sottolinea il possibile ruolo per la diffusione dei virus influenzali che rivestono i selvatici. In relazione a tale focolaio, la medesima Commissione ha adottato la decisione di esecuzione del 6 novembre 2014 2014/778/UE.
AVIARIA_NOTA_DELLA_DGSAFV.pdf110.51 KBDecisione di esecuzione della Commissione, del 17 novembre 2014, relativa ad alcune misure provvisorie di protezione contro l'influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5 nel Regno Unito
Decisione di esecuzione della Commissione, del 17 novembre 2014, relativa ad alcune misure provvisorie di protezione contro l'influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5N8 nei Paesi Bassi
(Foto: AFP/Getty Images)