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SICUREZZA

Buone notizie sulla verifica dell’impianto elettrico

Buone notizie sulla verifica dell’impianto elettrico
"La verifica periodica, è stato chiarito di recente, non è obbligatoria per tutti". La verifica biennale deve essere eseguita solo quando nell'ambiente di lavoro siano presenti figure che seguendo il dettato dell'art.2 del Dlgs 81/08 sono definibili "lavoratori". La buona notizia arriva da Carlo Pizzirani, direttore dei corsi ANMVI per la sicurezza sul lavoro. La conferma nella Guida tecnica dell'INAIL.

L'attuale normativa sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro impone che in qualsiasi tipologia di ambiente di lavoro in cui si esercita la professione medica l'impianto elettrico deve avere caratteristiche ben descritte che ne determinano la sicurezza. Questo vale anche per l'ambiente più semplice dove un medico veterinario esercita da solo, senza che nessun altra figura sia presente a nessun titolo. Le caratteristiche tecniche sono codificate nella norma CEI 64-56 che dal 2007 è stata integrata dalla variante V1 appositamente scritta per la veterinaria.

Il DPR 462/01, decreto del 2001 che stabilisce le modalità di messa in regola dell'impianto elettrico prevede che gli impianti installati in ambienti medici debbano essere verificati ogni 2 anni in particolare per quanto concerne l'efficienza dell'impianto di messa a terra. La verifica periodica è stato chiarito di recente che non è obbligatoria per tutti e ciò si capisce bene come rappresenti un bel risparmio di tempo e di denaro che, di questi tempi, è una grande notizia.

Il Dipartimento Certificazione e Conformità dei Prodotti e Impianti dell'INAIL, Settore Ricerca e Verifica ha pubblicato nell'aprile 2012 "Guida tecnica alla prima verifica degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche e impianti di messa a terra" (pdf) un'attenta lettura della quale, che solo apparentemente sembra estranea al nostro settore, svela la buona notizia, confermata da personale qualificato dell'INAIL, che la verifica periodica biennale deve essere eseguita solo quando nell'ambiente di lavoro siano presenti figure che seguendo il dettato dell'art.2 del Dlgs 81/08 sono definibili "lavoratori".

Si tratta, come già detto, di un considerevole sgravio documentale ed economico per tutti i Colleghi che lavorano da soli, dove non ci sono soci di società o associati in partecipazione, dove non ci sono dipendenti o residenti volontari e dove non ci sono tirocinanti.

Quindi, chi ha un impianto elettrico a norma e non ha lavoratori non dovrà più spendere per la verifica periodica. Almeno fino a quando verrà modificato l'impianto stesso, modifica che comunque dovrà riguardare il 10% o più dell'impianto originale o fino a quando non cambierà l'organizzazione del personale.

Carlo Pizzirani, Direttore corsi ANMVI sulla salute e sicurezza sul lavoro

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