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TITOLO V

Cinghiali, Il Governo impugna la legge della Lombardia

Cinghiali, Il Governo impugna la legge della Lombardia
Il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare la legge della Regione Lombardia sulla “Gestione faunistico-venatoria del cinghiale e recupero degli ungulati feriti”
La legge regionale n. 19 del 17/07/2017., viene impuganta su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, "in quanto alcune norme in materia di prelievo venatorio violano la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema". La prerogativa statale - richiamata da Palazzo Chigi- è prevista dall'articolo 117 della Costituzione, che (secondo comma lett. s) attribusice la "tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali" alla competenza legislativa "esclusiva" dello Stato e non alla "legislazione concorrente" e nemmeno alla legislazione residuale .

La legge impugnata disciplina la gestione faunistico-venatoria del cinghiale (Sus scrofa) sul territorio lombardo, allo scopo di "contenere le popolazioni presenti allo stato selvatico entro densità socialmente,
ecologicamente ed economicamente tollerabili". Allo scopo si prevede la definizione dei criteri per il calcolo delle densità obiettivo, la determinazione di modalità e tempistiche per l'attuazione del prelievo venatorio e del controllo, nonché le modalità per il monitoraggio dei risultati conseguiti.

L'obiettivo della Legge lombarda è di "una maggiore salvaguardia delle colture agricole e della biodiversità, nonché per la tutela dell'incolumità delle persone e la sicurezza dei trasporti". La Regione Lombardia aveva chiesto al Governo di attivare gli impianti di cattura dei richiami vivi e di esercitare il prelievo venatorio in deroga.Sul punto, l'ISPRA aveva espresso un parere dichiarando "illegittime" le deroghe.

Fauna selvatica, Regioni: serve intervento del Governo.
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pdfIL_TESTO_DELLA_LEGGE_REGIONALE.pdf19.81 KB