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PA TRENTO

Veterinario aziendale, è legge il testo dell'Assessore Zeni

Veterinario aziendale, è legge il testo dell'Assessore Zeni
Il Consiglio provinciale ha approvato il testo dell'Assessore alla Salute Luca Zeni. Il veterinario aziendale è legge provinciale.
La Provincia Autonoma di Trento si è dotata di una legge provinciale (Legge provinciale 11 luglio 2017) sulla sorveglianza epidemiologica e sul veterinario aziendale. L'Aula- riferisce una nota stampa- ha infatti approvato il ddl d'iniziativa giuntale, quello dell'Assessore Luca Zeni (foto) e respinto il testo del consigliere 5 Stelle, Filippo Degasperi.

Il commento dell'Assore Zeni- Il  testo approvato si colloca all'interno di un percorso di lunga data, ha osservato Zeni illustrando il documento, che si inserisce in un mutato contesto che prevede la possibilità di operare una libera scelta da parte dell'allevatore sul veterinario aziendale, insieme all'individuazione di alcune funzioni di tipo pubblico e di una rete. La proposta risponde alla necessità di garantire la reperibilità e costituisce una rete con un riconoscimento di valenza pubblica alla figura del veterinario aziendale.
Il documento, che anticipa quanto previsto a livello nazionale, propone l'istituzione di una rete di sorveglianza epidemiologica veterinaria provinciale, di cui facciano parte anche i veterinari liberi professionisti, con l'obiettivo di elevare il livello controllo nei confronti delle malattie degli animali attraverso la tempestività delle segnalazioni, la prevenzione, l'applicazione delle buone pratiche in allevamento e l'implementazione delle misure di sicurezza. Una "rete di sorveglianza" che permetterà la raccolta, registrazione, analisi, interpretazione e diffusione di dati di interesse pubblico riguardanti la salute animale, l'igiene degli allevamenti e la sicurezza alimentare.

Il commento del consigliere Degasperi-  Si è definito "abbastanza soddisfatto del confronto avvenuto in Commissione" il consigliere Filippo Degasperi, perché, ha detto, "fosse stato per la Giunta questa materia tanto importante che ha a che fare con l'economia e con la salute delle produzioni, sarebbe passata come emendamento alla finanziaria del dicembre scorso". "In un certo senso abbiamo sventato un blitz", ha dichiarato. L'obiettivo dei due testi era lo stesso, ovvero l'istituzione di una rete di sorveglianza epidemiologica. Le differenze stavano nel "come" raggiungere questo obiettivo: noi lamentavamo la lesione dei principi di meritocrazia, di libera scelta e libera concorrenza. La nostra proposta, che è stata recepita, prevede un elenco aperto per il quale la provincia provvede solo a stabilire i criteri, lasciando libera scelta all'allevatore. Degasperi ha espresso rammarico per non aver raggiunto una condivisione, alla base della quale c'è una diversa visione delle alternative e la confusione tra i ruoli di allevatore, veterinario dell'azienda sanitaria e veterinario aziendale. Due sono dunque gli snodi sostanziali che marcano la distinzione tra le due proposte: i compiti da assegnare al veterinario aziendale e il fatto che i rapporti con altri liberi professionisti debbano essere regolati in maniera terza e trasparente rispetto al veterinario aziendale.

Il dibattito in Aula-  Ha invece dichiarato di condividere pienamente e di sostenere il testo dell'assessore Mario Tonina (UpT), secondo il quale il provvedimento approvato "va nella giusta direzione" per confermare e garantire un'assistenza e un supporto agli allevatori e zootecnici trentini. Un lavoro prezioso che non è frutto dell'improvvisazione, ma di percorsi e condivisioni trasversali a livello di varie categorie, che abbiamo avuto modo di apprezzare in diversi momenti critici del passato che il Trentino non ha mai subito. Tonina ha anche sottolineato l'importante ruolo del pubblico e la necessità che ci sia un rapporto e una sinergia tra l'Azienda sanitaria e il veterinario aziendale. Credo che questa impostazione vada nella giusta direzione, ha ribadito, per confermare un lavoro importante finalizzato al mondo dell'allevamento, ma anche ai consumatori.

Il consigliere Graziano Lozzer (Patt), anticipando il voto favorevole ha ringraziato i colleghi che hanno portato diverse sensibilità, contribuendo alla costruzione di questa importante proposta. Lozzer ha evidenziato il ruolo importante degli incentivi e dei riconoscimenti all'impegno dei professionisti del territorio.
Per Giacomo Bezzi (FI), non c'è dubbio che questo è un tema delicato, soprattutto per quello che riguarda chi utilizza i servizi che i veterinari operano sugli animali, ha detto. "Mi stupisce che il Patt voti a favore di un testo di questo tipo, perché io da autonomista sono convinto che avere un albo di professionisti accreditati possa rappresentare una garanzia rispetto a tante preoccupazioni".
"Non condivido l'obbligatorietà del contratto con i veterinari perché credo che questa proposta dovrebbe garantire la qualità degli animali e non il lavoro dei veterinari" è intervenuto Massimo Fasanelli (Misto) che ha annunciato un emendamento che contiene la cancellazione del comma che prevede sanzioni ed esclusione dai contributi ai veterinari che non provvedano a stipulare contratti con i veterinari aziendali: una previsione che a suo parere è assurda e addirittura incostituzionale.
Il consigliere Claudio Civettini (Civica) ha stigmatizzato l'assenza dell'unico assessore veterinario (Dallapiccola) ed ha ironizzato sull'introduzione del veterinario di zona, nel mentre si tagliano le guardie mediche.

La votazione finale- Sono intervenuti, in dichiarazione di voto a confermare il voto negativo al disegno di legge Zeni, Filippo Degasperi ("le argomentazioni dell'assessore non hanno fatto che confermare tutte le mie perplessità"), Giacomo Bezzi ("una legge che è un pastrocchio e che è riuscita a dividere anche i veterinari"), mentre ha dichiarato l'astensione Claudio Civettini su quella che ha definito la legge "Dallatonina".
Questo l'esito del voto alla proposta dell'assessore: 19 favorevoli, 3 contrari e 8 astenuti. Respinto il disegno di legge Degasperi.

pdfPA_TRENTO-_LEGGE_PROVINCIALE_11_LUGLIO_2017_N._7.pdf66.99 KB