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DECRETO SUL BUR

La Regione Friuli ha istituito il veterinario di fiducia

La Regione Friuli ha istituito il veterinario di fiducia
Con Decreto del Direttore del Servizio sicurezza alimentare, la Regione Friuli Venezia Giulia ha istituito il "Veterinario di fiducia".

E' sul BUR di ieri il Decreto del Direttore del Servizio sicurezza alimentare, igiene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria (7 ottobre 2013, n. 855/VETAL) Istituzione del "Veterinario di fiducia". Il provvedimento definisce i compiti, le responsabilità e i requisiti professionali di questa figura professionale.

L'Operatore del settore alimentare sceglie il Medico Veterinario libero professionista cui affidare l'incarico di "Veterinario di fiducia", il cui compito consiste in primo luogo nel fornire  informazioni ed assistenza affinché in allevamento siano adottate misure e iniziative volte a garantire:  la qualifica sanitaria e le buone condizioni igieniche dell'azienda;  il benessere animale; la salubrità dei mangimi.

Il ruolo del "Veterinario di Fiducia" viene istituito dalla Regione su base volontaria e possono svolgerlo i medici veterinari che rispecchiano i requisiti professionali individuati dalla FNOVI.

Le premesse per il provvedimento friuliano si ritrovano nel  decreto legislativo n. 117 del 27 maggio 2005, recante attuazione della direttiva 2002/99/CE che stabilisce norme di polizia sanitaria per la produzione, la trasformazione, la distribuzione e l'introduzione di prodotti di origine animale destinati al consumo umano; il medesimo decreto 117, all'articolo 3 prevede che gli Operatori del settore alimentare e gli Allevatori possano avvalersi dell'assistenza tecnica di un Veterinario aziendale per lo svolgimento degli obblighi a loro carico.

La Regione Friuli ha ritenuto di istituire sul proprio territorio la figura del "Veterinario di fiducia", "anche per la realizzazione di sinergie operative con i Servizi Veterinari delle Aziende per i Servizi Veterinari (A.S.S.)".

Fra i compiti qualificanti del veterinario di fiducia - ad integrazione di tutti gli adempimenti di legge già vigenti- figurano la formulazione di piani aziendali volontari per il controllo delle malattie ad alto impatto zoo-economico e il rispetto delle disposizioni in materia di impiego di farmaci veterinari, finalizzato anche al controllo dello sviluppo dell'antibiotico resistenza.

Cornice europea del decreto friulano è il Regolamento  n. 852 del 29 aprile 2004, concernente l'igiene dei prodotti alimentari, che prevede per gli Operatori del settore alimentare che allevano animali o producono prodotti primari d'origine animale la tenuta delle registrazioni riguardanti in particolare: - la natura e l'origine degli alimenti somministrati agli animali; - i prodotti medicinali veterinari o le altre cure somministrate agli animali, con le relative date e i periodi di sospensione; - l'insorgenza di malattie che possono incidere sulla sicurezza dei prodotti di origine animale; - i risultati di tutte le analisi effettuate su campioni prelevati da animali o su altri campioni prelevati a scopi diagnostici, che abbiano rilevanza per la salute umana; - tutte le segnalazioni pertinenti sui controlli effettuati su animali o prodotti di origine animale.

L'elaborazione del provvedimento è stata avviata nell'ottobre dell'anno scorso dalla Regione, sentita la SIVAR che ha portato l'esperienza del Protocollo siglato da AIA, ANMVI e FNOVI.  Le prove generali in Friuli Venezia Giulia sono state apprezzate dalla Fnovi che  plaudeva  all'iniziativa, "in linea con il percorso e le iniziative della Federazione in argomento".