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Rilancio del settore ippico: in mano pubblica o privata?

Rilancio del settore ippico:  in mano pubblica o privata?
Alla Camera, in Commissione Agricoltura, la riforma dell'ippica riparte dal testo unificato della scorsa Legislatura.
Relatore del provvedimento, l'On Paolo Russo: "La Commissione Agricoltura aveva avviato un serio lavoro di riforma del settore, arrivando all'approvazione, nella seduta del 12 dicembre 2012, di un testo unificato - ha esordito Russo in Commissione. Nella stessa seduta l'On Giuseppe L'Abbate (M5S) ha annunciato a presentazione, da parte del suo gruppo, di una proposta di legge con lo lo scopo di" creare una nuova governance del settore, per evitare che il settore cada in mani private e assicurare che invece rimanga saldamente in mani pubbliche".

Unione Ippica Italiana - Il provvedimento all'esame della Commissione istituisce l'Unione ippica Italiana, associazione senza fini di lucro, sottoposta alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, avente lo scopo di rilanciare l'attività nel settore; all'Unione sono iscritti gli allevatori, i proprietari e le società di gestione degli ippodromi. II Ministero dell'agricoltura dovrà stabilire i requisiti richiesti per l'iscrizione.
La proposta di legge, oltre a fornire indicazioni in merito alla composizione degli organi di governo dell'associazione, richiede anche che entro, il 31 dicembre 2013, siano assolti tutti gli adempimenti necessari affinché il settore ippico possa essere pienamente funzionante a partire dal 1 gennaio 2014; a tal fine si prevede che entro il 31 dicembre 2013 si provvede alla costituzione degli organi degli organi e della struttura organizzativa e agli adempimenti necessari per il funzionamento del settore ippico.

Attività dell'Unione - Le attività attribuite all'Unione, dal 1 gennaio 2014 sarebbero le seguenti: calendario degli avvenimenti ippici e la connessa programmazione televisiva, gestione e ripartizione del fondo annuale di dotazione; erogazione dei premi in misura non inferiore al 50 per cento delle entrate totali e remunerazione degli ippodromi mediante convenzioni pluriennali; attività di promozione del settore; gestione delle attività relative allo svolgimento delle gare e scommesse, comprese la gestione della banca dati delle gare; iscrizioni alle corse; raccolta delle scommesse e gestione del segnale televisivo non di competenza degli ippodromi; controllo periodico delle licenze degli operatori; cura dei rapporti con i concessionari per la raccolta delle scommesse.

Finanziamento - Limitatamente agli anni 2014-2017, le entrate che annualmente dovranno confluire nel fondo di dotazione dell'Unione, che saranno costituite da: a) le quote versate annualmente dagli associati; b) una quota delle entrate connesse alle scommesse ippiche, che dovrà essere versata mensilmente dall'Amministrazione autonoma monopoli di Stato (AMS); c) i proventi derivanti dalla cessione dei diritti televisivi; d) una quota del «prelievo erariale unico», non superiore al 4 per cento del prelievo erariale unico (PREU); e) per intero, le imposte derivanti da tutti i giochi pubblici effettuati all'interno degli ippodromi; f) il 50 per cento delle entrate erariali derivanti dall'introduzione di scommesse con vincita in denaro su eventi virtuali, assimilabili a corse ippiche. Dal 1 gennaio 2014, le quote delle entrate erariali ed extraerariali derivanti dai giochi pubblici con vincita in denaro destinate originariamente all'UNIRE, sono destinate all'Unione.

Fise e Unirelab - Lle competenze e lo svolgimento dell'attività tecnico-ippica dell'area «sella», già attribuite all'agenzia per lo sviluppo del settore ippico, e poi trasferite al Dicastero agricolo, sono attribuite alla Federazione italiana sport equestri (FISE). Nel passaggio di competenze da ASSI al Ministero delle Politiche Agicole si prevede la soppressione di Unirelab; abrogata quindi la previsione (comma 9-bis dell'articolo 23-quater del decreto legge n. 95 del 2013)  secondo la quale Unirelab srl continua a svolgere le funzioni in materia di controllo dei concorsi e delle manifestazioni ippiche fino a trasferimento delle sue quote sociali allo stesso Dicastero. Per la società Unirelab si provvederà allo scioglimento o all'alienazione.