Dopo la sospensione del decreto che ha classificato come stupefacenti i prodotti a base di CBD, il Ministero della Salute annuncia che si costituirà in giudizio.
Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha sospeso l'efficacia del DM 7 agosto 2023, che era entrato in vigore dal 20 settembre. Il decreto sarà discusso dal Tribunale il 24 ottobre prossimo, dopo che l'associazione dei produttori di canapa aveva obiettato la legittimità del provvedimento che classifica come medicinale stupefacente ogni prodotto contenente cannabidiolo in qualsiasi soglia di quantitativo. Con l'entrata in vigore del decreto, i prodotti non conformi sono stati sequestrati in numerosi esercizi commerciali.
"Il Ministero della Salute si costituirà in giudizio per far valere le proprie ragioni"- è la risposta a mezzo stampa di Lungo Tevere Ripa. Secondo il Ministero della Salute- che già aveva difeso in Parlamento il decreto- le ragioni del ricorso sono "prive di fondamento". In ogni caso- conclude la nota stampa- " il decreto monocratico del TAR non affronta il merito della questione, che sarà esaminato nella prossima udienza davanti al Collegio".
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