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CANILE DI LECCO

Brambilla diffamata? Veterinari ASl in Aula: struttura non conforme

Brambilla diffamata? Veterinari ASl in Aula: struttura non conforme
E' in corso presso il Tribunale di Lecco il procedimento sulla presunta diffamazione attuata dall'associazione no profit Freccia 45 nei confronti di Michela Vittoria Brambilla in merito al canile di Lecco.

Nella lunga udienza di escussione testi  sono stati sentiti dal giudice l'ex dirigente ASL Borrelli, i dipendenti della ASL Galbiati, Biancelli e Venini, nonché due ex volontarie della struttura da cui è emersa la non conformità della struttura di Lecco alla normativa regionale. Gli stessi dirigenti ASL hanno confermato- si apprende da Lecconews-  la presenza di topi all'interno del canile, nonché la mancanza di gabbie adeguate per poter ospitare i cani. "Sono contenta di aver potuto esporre i fatti ieri mattina (lunedì scorso, ndr), questo procedimento sta dando la possibilità a noi ex volontari del canile di portare finalmente alla luce tutto quanto accaduto" - ha dichiarato Susanna Chiesa, presidente e fondatrice di Freccia 45.

Al centro dei fatti le condizioni del canile comunale e il ruolo dell'Associazione LEIDA che fa capo all'On Brambilla.
I fatti risalgono a luglio del 2012, quanto il  Comune di Lecco dichiarava: 'il canile comunale non risponde più a requisiti di legge' e ad oggi la struttura è chiusa", ma poche ore dopo la notizia veniva rettificata dallo stesso Comune che precisava che il canile, al contrario,  era "aperto e funzionante, sulla base delle deroghe temporanee concesse dalla ASL di Lecco"; l'amministrazione precisava poi che "il canile è di proprietà del Comune e che l'associazione che attualmente lo gestisce, sulla base di una convenzione, non ha responsabilità sulla struttura".
La necessità di un nuovo canile a Lecco è nota fin dal 2008 e l'Amministrazione comunale incontrava difficoltà sia nell'intento di  costruzione di una nuova struttura di accoglienza per gli animali, sia nel coinvolgimento degli oltre trenta Comuni del territorio convenzionati con Lecco per la gestione dei cani per individuare un'area fuori dal territorio comunale.

L'associazione LEIDA precisava quindi al Comune che "risultano essere presenti all'interno del canile municipale 135 cani, provenienti in parte dal comune di Lecco, in parte dagli altri comuni convenzionati con la nostra associazione e in parte da sequestri o da cittadini che hanno ritenuto di lasciare i loro cani al canile. A questi ultimi due casi si riferiscono i 42 cani che si è reso necessario intestare alla nostra associazione, in quanto mai passati dall'accalappiacani o dal canile sanitario".

Michela Brambilla è passata alle vie legali per diffamazione: "É opportuno chiarire una volta per tutte - annunciava nello stesso periodo- che le presunte accuse strumentalmente sbandierate da Freccia 45 per attaccare l'impegno da me profuso nella tutela e cura degli animali, hanno recentemente visto notificare alla sig. Susanna Chiesa due avvisi di conclusione delle indagini ex art. 415 bis c.p.p. per diffamazione nei confronti dell'Asl di Lecco e miei". La causa è in corso.