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ANAGRAFE CANINA

Obbligo di segnalazione e ruolo del libero professionista

Obbligo di segnalazione e ruolo del libero professionista
Il medico veterinario libero professionista non ha altri doveri oltre a quello di cura e di informazione. Position paper Fnovi.

Nell'Accordo Stato Regioni del 24 gennaio scorso, il medico veterinario libero professionista "è tenuto" a segnalare l'inadempienza del proprietario che non abbia assolto ai propri obblighi di identificazione e registrazione anagrafica del proprio cane. Un compito che in una successiva nota ministeriale, in risposta ad una richiesta di chiarimento avanzata dall'ANMVI, è diventato un "dovere", in ragione del ruolo di incaricato di pubblico servizio che il libero professionista assume agendo nel data base dei servizi sanitari regionali.

Sul punto, già affermata la contrarietà dell'ANMVI, si aggiunge l'odierna presa di posizione della Fnovi che non attribuisce al medico veterinario privato altro obbligo se non quello di tipo informativo previsto dalle norme e dalla deontologia professionale. Il punto per la Federazione sta nel rapporto fiduciario che caratterizza la relazione contrattuale tra professionista e cliente, inficiato il quale si potrebbe scoraggiare l'assolvimento di un obbligo di natura amministrativa che ha risvolti diretti sulla tutela del paziente animale. Inoltre, fa notare il documento, il medico veterinario "ha il dovere di garantire la salute anche ai soggetti non ricompresi in anagrafe".

La Fnovi chiede alle Regioni di assicurare il coinvolgimento della professione veterinaria in fase di recepimento dell'Accordo (sei mesi dalla sua emanazione) e prospetta considerazioni di carattere più generale sulla natura della prestazione veterinaria di identificazione e contestuale registrazione nel data base pubblico. In regime privato la prestazione è gravata da IVA laddove è esente di imposta se erogata da una Asl.

Inoltre, il documento della Fnovi sottolinea le difficoltà gestionali a carico del libero professionista nell'implementazione dei data base regionali ancora oggi troppo difformi. L'armonizzazione delle procedure è un obiettivo dell'Accordo Stato Regioni del 24 gennaio che riscuote il sicuro apprezzamento della Fnovi e della professione.