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SSN

Intimidazioni, il Sivemp lascia l’Osservatorio per “inerzia”

Intimidazioni, il Sivemp lascia l’Osservatorio per “inerzia”
In due anni dalla sua istituzione, l'Osservatorio a tutela dei veterinari SSN dalle violenze non ha dato "alcuna risposta concreta".

Polemica uscita del Sivemp dall' Osservatorio istituito su iniziativa del Sindacato stesso dopo le prime minacce contro veterinari pubblici. Ne dà notizia quotidianosanita.it secondo il quale la decisione sarebbe stata presa del Sindacato in aperta polemica con il Ministero della Salute accusato di "sottovalutare il fenomeno con un'inerzia offensiva. In tre anni non abbiamo ricevuto alcuna risposta concreta da parte delle Istituzioni".
Il SIVeMP ha così deciso di ritirare la propria delegazione dall'Osservatorio sulle intimidazioni ai veterinari pubblici in servizio. Una decisione clamorosa ed "estrema" cui il sindacato si è detto "costretto di fronte alla sottovalutazione, da parte degli uffici ministeriali, di un fenomeno gravissimo e in allarmante aumento".

Le motivazioni che hanno portato il Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica alla risoluzione di lasciare l'Osservatorio ministeriale è stato così spiegato in una nota. "Nell'arco di tre anni il sindacato ha presentato al tavolo ministeriale proposte operative per contrastare il fenomeno e dare sostegno ai veterinari vittime della violenza, elaborando strategie e impegnandosi a ricercare concretamente soluzioni, nonché mettendo a disposizione le proprie conoscenze del territorio e di capacità di raccolta delle segnalazioni – ha sottolineato il SIVeMP - uno sforzo cui non è seguita alcuna risposta concreta da parte delle Istituzioni: nessuna delle richieste avanzate è stata raccolta dagli uffici ministeriali investiti del problema, neppure quella di interessare il ministero dell'Interno per coordinare iniziative adeguate".

Un'inerzia giudicata "offensiva", tanto più a fronte dell'incremento delle intimidazioni che, "se mai ce ne fosse bisogno – conclude la nota - sono lì a sottolineare e a rimarcare il rigore e la motivazione professionale dei veterinari pubblici di questo Paese nello svolgimento delle loro funzioni di tutori della sicurezza alimentare, della salute umana e del benessere animale".