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PARADOSSI

Ovaiole con le nuove gabbie sale l’import non a norma

Ovaiole con le nuove gabbie sale l’import non a norma
E' la Commissione Europea ad ammettere la concreta possibilità di un aumento dell'import di uova e ovo prodotti da Paesi extra-Ue. In prima fila: Usa, Messico e Turchia.

Si crea così il paradosso – è l'analisi di Agrisole- di immettere sul mercato prodotti provenienti da allevamenti non a norma , secondo i nuovi standard europei di benessere animale. "In Europa- dichiara ad Agrisole Gabriella Fantolino di Confagricoltura- basta uno sbilanciamento della produzione rispetto alla domanda per dare origine a tensioni sui prezzi". I primi tre mesi del 2012 si chiudono con cali produttivi di circa il 3% e aumenti delle quotazioni di mercato. I dati elaborati su fonti della Commissione Europea indicano cali produttivi in tutta l'Unione, progressivi in Italia: dal 2009 ad oggi. A concorrere al calo è anche la direttiva sull'adeguamento delle condizioni di allevamento delle galline ovaiole. In Italia, secondo dati di Confagricoltura, su circa 750 strutture produttive solo 435 hanno presentato domanda di adeguamento con gabbie modificate come previsto dal DM del 3 agosto 2011 delle Politiche Agricole, con notevoli contraccolpi nella consistenza degli allevamenti complessi in attività.

Per questo Confagricoltura invita Mipaaf e Ministero della Salute ad avvalersi al più presto della regola di reciprocità: si importa solo sulla base del rispetto dei medesimi standard produttivi. Le stesso norme UE vanno pretese anche sui prodotti importati. La stessa attenzione va posta sugli ovo prodotti oltre che sulle uova, che vengono utilizzati per la preparazione di elaborati alimentari industriali e artigianali.

La produzione nazionale ed europea è in diminuzione, la contrazione dell'offerta sta spingendo in alto i prezzi. Nel 2011 il calo ha inciso più dell'influenza aviaria. "La riduzione della produzione è la conseguenza delle difficoltà che hanno incontrato gli allevamenti nel processo di adeguamento alla normativa comunitaria riguardante la dimensione delle gabbie".(bollettino Agreste)