• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30856
LA LETTERA

Caso Bravecto: la replica della veterinaria curante

Caso Bravecto: la replica della veterinaria curante
@nmvi Oggi riceve e pubblica la lettera di Ombretta Orsini, la Collega "purtroppo coinvolta in prima persona" nella vicenda Bravecto.
Orsini- che esercita in campo ippiatrico ma è "anche titolare ormai da 18 anni di una struttura per piccoli animali ottimamente avviata nel campo della Clinica Medica e Chirurgica e nella diagnostica per immagini" -  ricostruisce la storia di Cristina - la cucciola Dogue di 6 mesi e mezzo, di cui è stata medico curante.
Pubblichiamo di seguito la sua lettera intitolata "Bravecto, il bambino e l'acqua sporca".
---------------

Bravecto, il bambino e l'acqua sporca

Leggo con amarezza su @nmvi Oggi del 3 marzo del corrente anno un trafiletto che accompagna una faziosa mail (la seconda) inviata dall'amministratore delegato di MSD ai medici veterinari. Infatti, se MSD può fornire un'informazione di parte, questo non dovrebbe verificarsi per @nmvi, che già dal nome dovrebbe rappresentare tutta la classe medica veterinaria.
La vicenda Bravecto mi vede purtroppo coinvolta in prima persona, essendo per l'appunto io "l'ippiatra medico curante della sventurata cucciola del video diventato virale su facebook.
Spiace constatare che, mentre la redazione di @nmvi da me contattata telefonicamente in merito mi riferisce con disprezzo che "loro non prendono informazioni da Facebook", siano loro stessi
ad attingere da Facebook, proprio come il profano volgo, la mia definizione di "ippiatra" sul loro trafiletto.
Ad integrazione della suddetta definizione, Vi informo di aver conseguito la Laurea in Medicina Veterinaria summa cum loude nel 1996, di aver conseguito il titolo di Dottore in Ricerca nel 2000, e che esercito dall' anno precedente libera professione in campo ippiatrico, ma anche di essere titolare ormai da 18 anni di una struttura per piccoli animali ottimamente awiata nel campo della Clinica Medica e Chirurgica e nella diagnostica per immagini.
Inoltre, per incredibile coincidenza - quante coincidenze ! - sono anche l'allevatore e la straziata proprietaria della sventurata Cristina, la cucciola Dogue di 6 mesi e mezzo protagonista del video, andata incontro ad un'atroce agonia durata 2I giorni ed iniziata immediatamente dopo la somministrazione di Bravecto. Cristina era una cucciola vivacissima, sana, normale, piena di
voglia di vivere, bellissima, cosi come è stata fino alla sua orribile fine.
Utilizzavo e prescrivevo Bravecto da quando è stato immesso sul mercato italiano. I miei primi dubbi riguardo al farmaco ho cominciato a nutrirli a seguito della morte improvvisa di un cane del Canile Rifugio di Alessano, nelle dodici ore successive alla somministrazione di questo farmaco. Poi ho cominciato a registrare letargia e apatia post somministrazione in un numero crescente di cani, ma non mi sono allarmata più di tanto, essendo dati anamnestici e terapeutici di difficile ed incerta interpretazione.
Così quel maledetto 5 di febbraio somministro Bravecto alle mie tre Dogue. Cristina il giorno dopo non mangia, fatto inaudito per lei. Il martedi barcolla, il mercoledi è il giorno del video incriminato. Sono gli ultimi passi che muoverà su questa terra. Cristina da quel giorno presenta scialorrea, polipnea e tetraplegia flaccida, che la porta alla morte per blocco respiratorio, in piena coscienza, alle 23:13 del 26 di febbraio.
La diagnosi è di poliradicoloneurite.
E' stata eseguita necroscopia alla mia presenza presso il locale Istituto Zooprofilattico di Campi Salentina, e sono in attesa dei referti.
Siamo in una terra dove non mi risultano procioni né serpenti velenosi. Non c'è storia di esposizione ad organofosforici o ad altri pesticidi che non siano il fluralaner. Il cane è negativo a Toxoplasma e Neospora, non è mai stato esposto a zecche, gli esami di laboratorio, la sintomatologia ed il decorso escludono la polimiosite ed il botulismo. L'anamnesi remota e recente di questa cucciola è nota sin da quando era un'ovulo ed uno spermatozoo. Io pertanto nutro un fortissimo sospetto che il trigger scatenante sia stato proprio il fluralaner, e ritengo mio dovere, trattandosi di sospetto GRAVISSIMO effetto avveso di comunicare le mie deduzioni urbi et orbi, con qualsiasi mezzo dovessi ritenere piu opportuno, nel rispetto delle Leggi vigenti e del codice deontologico ex artt.10, 17,32 .
Veniamo al comportamento di MSD.
Il mio compagno - collega- viene ripetutamente ed insistentemente contattato dal locale informatore scientifico MSD per ottenere la rimozione del video dal web, finché all'invito a
relazionarsi direttamente con me scompare dalla scena.
Contatto MSD il 10 di febbraio per avvertire dell'accaduto e dell'avvenuta denuncia alla Farmacovigilanza. Previo accordo telefonico acconsento ad inviare campioni di sangue siero ed urine
del mio cane presso un laboratorio di fiducia di MSD. Le analisi mi giungono 2 giorni dopo via email, e qui si chiude la consulenza tecnica. Vengo successivamente e sempre a mezzo
telefonico contattata circa la disponibilità dell'azienda ad un consulto neurologico via skype - "Sa, Dottoressa, noi siamo a Milano, Lecce è lontana...", e solo dopo un accenno a questo
colloquio sul web vengo ricontattata dall'azienda e mi viene offerta una visita neurologica da parte del Professor Dondi dell'Università di Parma, disposto questa volta a recarsi a Finisterrae di persona.
Quando? O l'8 o il 15 di marzo. Faccio garbatamente notare che molto probabilmente il mio cane non sarebbe arrivato vivo a quelle date e confermo comunque la mia disponibilità.
La telefonata del Professore mi giunge la mattina del 27 febbraio, dopo la morte di Cristina, verificatasi alle 23,13 del giorno precedente.
E'cosi che MSD è a fianco del veterinario, quanto meno di questo veterinario. Nego recisamente di essere stata contattata dall'azienda in merito alla necroscopia, come viene affermato
nella lettera del Sani; tra l'altro non sono stata io ad informare MSD della morte della mia cucciola. Ribadisco che ritengo di avere ottemperato in tutto e per tutto al mio dover rispettare in questa faccenda non il farmaco ma il principio di massima cautela, anche e soprattutto alla luce di oltre 4000 segnalazioni di gravi effetti avversi ed oltre 800 casi di
morte riportati dall'EMA, per fermarmi alla sola Europa, e rimando alle Agenzie del Farmaco di Australia, Stati uniti, Canada e Sudafrica per ulteriori notizie di sospette morti, e gravi
sospetti effetti avversi.
Si porta all'attenzione dei lettori che l'Ufficio Federale per la Protezione dei Consumatori e la SicuÍezza Alimentare (BVL) della Germania ha recentemente pubblicato un comunicato stampa dove
si awertono i potenziali acquirenti ed i veterinari dei sospetti gravi effetti awersi legati all'assunzione di questo farmaco, tra cui tremori, atassia,convulsioni ed epilessia, e si consiglia ai veterinari
di porre i clienti a conoscenza di questi possibili effetti avversi, oltre che di considerare seriamente il rapporto rischio-beneficio nei pazienti a rischio, per esempio epilettici.
Ricordo che il Fluralaner è stato commercializzato in milioni di dosi in tutto il mondo sulla base di lavori sperimentali effettuati su poche centinaia di cani, di cui praticamente la metà controlli.
In buona sostanza, ed in parole povere, Bravecto è veramente efficace...solo che a volte -rare- l'efficacia andrebbe ben oltre lo scopo e si rischierebbe seriamente di buttar via il bambino con
l'acqua sporca...nella fattispecie i nostri pazienti, oltre che nostri amatissimi pelosi compagni.
Ed inoltre, in cauda venenum, vengo a conoscenza che si sta conducendo sperimentazione di questa molecola sugli animali da reddito...pensate a carne, latte uova...nella catena alimentare...
Adesso, gentile MSD, gentili colleghi, continuate pure a tacciarmi di mitomania, di "bufale un tanto al chilo" e a parlare di aneddoti e di dati "non chiari e scientificamente corretti".
L'onere della prova non spetta certo a me, piccolo veterinario di frontiera. Continuerò a comunicare il mio sospetto ad alta voce, con quanti -piccolissimi - mezzi ho, fino a categorica e dettagliata
smentita.
O almeno, fino ad aggiornamento del foglio illustrativo del prodotto. Giocare alla roulette russa si, ma correttamente informati.
Grazie.
Cordialmente
Dott. Ombretta Orsini