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INTERGRUPPO PARLAMENTARE ANIMALI

L’ANMVI ha partecipato il 22 giugno presso la Sala Sacrestia della Camera dei Deputati alla ricostituzione dell' Intergruppo Parlamentare Animali coordinato dalla Lav. Con la nuova Legislatura, infatti, alcuni dei parlamentari che vi avevano aderito in passato non sono stati rieletti, mentre numerosi sono i parlamentari alla prima esperienza. Da qui la necessità di ricostituire l'Intergruppo che riunisce Deputati e Senatori, oltre sessanta di tutti i partiti, sensibili ai temi e ai problemi del mondo animale. Fra i parlamentari aderenti vi sono anche Presidenti e Vicepresidenti di Commissioni, la qualcosa potrebbe rendere più agevole l’iter parlamentare di proposte e disegni di legge che nella trascorsa Legislatura non sono mai iniziati o non si sono conclusi. Gianluca Felicetti, responsabile dei rapporti istituzionali della LAV, ha ricordato le numerose iniziative parlamentari che hanno visto l'ANMVI in piena sintonia su importanti obiettivi come la riduzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie e sul petfood. Su questi temi che hanno visto una forte collaborazione fra il mondo animalista, la Lav in particolare, ed il mondo veterinario è intervenuto l'On. Gianni Mancuso, che ha illustrato come in varie occasioni la posizione del mondo veterinario, ed in particolare dell'ANMVI, sia stata significativa e di piena condivisione delle posizioni espresse dal mondo animalista e come anche nei casi in cui si partisse da riflessioni diverse si sia sempre trovato un punto di collaborazione nel pieno rispetto dei ruoli ma soprattutto nell'interesse dell'animale e nel rispetto della sua salute e del suo benessere. Antonio Manfredi, Direttore dell'ANMVI, ha ricordato la battaglia per la riduzione dell'IVA sugli alimenti e sulle prestazioni veterinarie come doverosa attenzione verso gli animali che non possono essere messi sullo stesso piano dei prodotti di lusso. Si è poi riferito alla denuncia dell'Antitrust per i tariffari minimi veterinari per evidenziare che questi sono calcolati sulla base dei costi delle diverse componenti della prestazione veterinaria e quindi a garanzia dell'animale. A nome dell'ANMVI ha anche ribadito che in Italia non vi è alcuna necessità da parte degli enti locali o delle ASL di attivare cliniche veterinarie pubbliche per poter coprire tutte le esigenze di un assistenza sanitaria qualificata. Nel nostro paese esistono più di 6500 ambulatori privati spesso ben attrezzati e con ottime professionalità. Sarebbe quindi più logico e decisamente più economico creare convenzioni con queste strutture che inoltre essendo ripartite capillarmente su tutto il territorio nazionale potrebbero offrire un ottimo servizio anche a livello locale. Fra le relazioni in programma quella del Collega veterinario Andrea Gavinelli della Direzione Generale Sanità e consumatori Commissione UE e di Roberto Bennati responsabile LAV Campagne Europee che hanno presentato il quadro delle normative comunitarie.