Stop randagismo: a Leidaa un elenco di 300 veterinari aderenti

Scaduto il termine delle adesioni, sono 300 i Medici Veterinari che hanno dato la propria disponibilità nelle Regioni interessate dall'iniziativa.

Sono circa 300 le adesioni dei Medici Veterinari al programma di sterilizzazioni "Stop randagismo" siglato il 27 giugno a Milano da Anmvi, Leidaa e Fnovi. Questo il dato, decorso il termine per aderire alla prima fase di interventi (circa 500 sterilizzazioni entro l'estate), termine che era stato fissato al 15 luglio.

I nominativi così raccolti sono già stati trasmessi alla Lega protezionista, presieduta dall'On Michela Vittoria Brambilla, in attuazione del Protocollo d’intesa sottoscritto dal Presidente Marco Melosi e dalla Vicepresidente Fnovi Carla Bernasconi. Si tratta di un primo elenco di disponibilità. Una seconda fase attuativa del Protocollo si aprirà nuovamente in autunno.

Per intanto, saranno circa 500 i soggetti che verranno sottoposti ad intervento chirurgico, ospitati in rifugi afferenti alla Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.
Sono coinvolti i Medici Veterinari delle Regioni Calabria, Campania, Molise, Puglia Sardegna e Sicilia, regioni individuate da Leidaa che finanzia il programma di interventi su cani non di proprietà.
Gli interventi si svolgono presso le strutture veterinarie dei medici veterinari aderenti al programma di sterilizzazione alle condizioni sottoscritte in autodichiarazione.

Ai liberi professionisti titolari di strutture è richiesto di: essere in possesso dei requisiti strutturali, organizzativi e strumentali richiesti; effettuare gli interventi chirurgici secondo le Buone Pratiche Veterinarie; effettuare le prestazioni “alle migliori condizioni possibili”. Il Protocollo non fissa una cifra predeterminata per il compenso al professionista. A titolo di orientamento, per la determinazione dell’onorario la Fnovi ha indicato il valore medio di liquidazione, per anestesia e intervento chirurgico, previsto dal Decreto del Ministero della Salute 165/2016 (cd Decreto-parametri).

Per “requisiti minimi”, la Federazione ha indicato i seguenti: uno staff composto da almeno 2 medici veterinari che durante la chirurgia dovrà indossare guanti e camici sterili, cuffia e mascherina. La struttura dovrà avere una sala dedicata alla chirurgia, attrezzatura per la sterilizzazione del materiale chirurgico, teleria/garze, ecc. sterili, set strumenti chirurgici, fili adeguati; per l’anestesia: fonte di ossigeno, circuiti per l’anestesia con set di tubi endotracheali e palloni, intubazione con somministrazione di ossigeno (o miscela aria/ossigeno) a flussi e con circuito respiratorio adeguato; monitoraggio paziente (ECG, SPO2). Al paziente animale dovrà essere assicurata una accurata valutazione clinica pre-operatoria, farmaci adeguati per l’anestesia, l’analgesia, il trattamento del dolore post intervento; possesso di un ambiente adeguato per il risveglio completo dall’anestesia con monitoraggio.

Tutte le attività saranno dettagliatamente rendicontate a Leidaa, per la massima trasparenza ed efficacia operativa.

"Stop randagismo": programma di sterilizzazioni al Sud