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DOPO IL SISMA

ANMVI agli Animalisti Italiani: presidio con i veterinari di Amatrice

 ANMVI agli Animalisti Italiani: presidio con i veterinari di Amatrice
Dopo l'intervento degli Animalisti Italiani Onlus sulla mancanza di un presidio veterinario ad Amatrice, il Presidente ANMVI ha contattato l'associazione.
Dalle pagine di Abruzzo Web, l'associazione Animalisti Italiani Onlus chiede "Cosa non sta funzionando nel coordinamento per le emergenze veterinarie?" Per voce della responsabile della sede aquilana Cristiana Graziani, gli Animalisti Italiani vogliono sapere "come è possibile che la Protezione Civile non abbia ancora consentito alla Asl di allestire un presidio nelle zone del sisma? Cosa sta facendo la Protezione Civile per offrire risorse umane alle istituzioni locali, che dopo un terremoto hanno un sovraccarico di lavoro ed hanno bisogno di aiuto esterno per garantire le reperibilità previste per legge?".

Il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi- di rientro da una recente visita proprio ai territori di Amatrice e ai Colleghi della zona- ha contattato la responsabile Graziani per far presente che in Amatrice sono presenti  Medici Veterinari in grado di gestire- pur nelle condizioni di disagio che essi stessi patiscono- ad assistere gli animali da compagnia dei proprietari colpiti dal sisma. Si tratta di attività di cura e microchippatura che stanno già svolgendo fin dalle prime scosse, avendo in prima persona prestato i primi aiuti alla Protezione Civile, e successivamente ai Vigili del Fuoco, nella ricognizione degli edifici crollati e nell'individuazione delle persone e degli animali ivi residenti. Aiutati da altri Colleghi, soprattutto aquilani, i Medici Veterinari di Amatrice hanno prestato i soccorsi nella prima emergenza.

Il Presidente dell'ANMVI ha invitato la responsabile della sede dell'Aquila, che intende allestire un presidio fisso ad Amatrice, a contattare i Medici Veternari del territorio e ad avvalersi del loro apporto e dell'insostituibile valore aggiunto dato dalla loro conoscenza delle popolazioni animali residenti, in termini di consistenza numerica e di effettive esigenze di assistenza. Si tratta in molti casi di cani e gatti che rientravano fra i loro pazienti prima del terremoto.