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ATTO DI INDIRIZZO

Sanità veterinaria, le priorità del Ministero nel 2017

Sanità veterinaria, le priorità del Ministero nel 2017
Nell'Atto di indirizzo del Ministero della Salute gli obiettivi strategici della politica sanitaria del prossimo triennio.
Prevenzione, comunicazione, ricerca, assistenza sanitaria appropriata, sistemi informativi, medicinali, sanità veterinaria ed efficienza gestionale. Sono i nove punti attorno ai quali si articolano le priorità strategiche contenute nell'Atto di Indirizzo 2017, firmato dal Ministro Beatrice Lorenzin e pubblicato sul sito salute.gov.
Ampio il capitolo della sanità pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare nel quale si evidenziano- accanto ad azioni di continuità- cambi di rotta e innovazioni in parte dettate dall'agenda europea. Dalla ricerca internazionale alla valutazione del rischio lungo la catena alimentare, il Ministero sintetizza gli impegni del prossimo anno:

Ricerca-  Alla fine del 2017 (2017 -2022) avrà inizio un’azione di coordinamento della ricerca internazionale straordinaria, finanziata dalla Commissione, denominata Secretariat for the International Research Consortio on Animal Health (SIRCAH) che svolgerà il coordinamento globale della ricerca in sanità animale con particolare riguardo alle emergenze sanitarie, alle zoonosi e al rischio di  pandemie che possano avere severe ricadute sulle produzioni ma, soprattutto, sulla salute pubblica.

Animal Health Law- Al fine di uniformare gli interventi nel territorio nei confronti delle malattie a forte impatto sulle economie nazionali, è imprescindibile attuare i piani per il controllo e per l’eradicazione delle malattie infettive animali e delle zoonosi, prevedendo azioni più incisive sul territorio nazionale in applicazione del Regolamento (UE) n. 2016/429 del Parlamento Europeo e del Consiglio “Animal Health Law” in merito al contrasto delle malattie per l’Unione cosiddette “emergenti”.

Patrimonio suinicolo nazionale- Invariate le azioni  finalizzate a favorire ulteriormente in modo armonizzato l’export verso Paesi Terzi delle nostre produzioni tipiche a base di carni suine, con particolare riferimento alla prosecuzione delle attività straordinarie di eradicazione della Peste suina africana in Sardegna anche mediante la costituzione di una specifica task force veterinaria, nonché, per la malattia vescicolare del suino, raggiungere lo status di accreditamento per le ultime due regioni, Campania e Calabria, non ancora indenni.

Blue tongue e TSE- Per quanto riguarda la febbre catarrale degli ovini-  in attesa della revisione della politica di gestione della malattia da parte dell’Unione- verranno mantenute le attività di sorveglianza e di controllo, ivi compreso il monitoraggio delle vaccinazioni delle popolazioni sensibili effettuate nell’ambito di piani regionali autorizzati dal Ministero, anche attraverso il ricorso alla modalità di acquisto da parte delle Associazioni di categoria nell’interesse degli allevatori.
Per quanto attiene alle TSE, oltre alla gestione delle correnti attività di sorveglianza, proseguiranno le attività di formazione del personale destinato a d intervenire sulla rimozione dei materiali specifici a rischio, secondo le nuove liste derivate dagli aggiornamenti della normativa comunitaria e verranno consolidate le misure di cui al decreto ministeriale 25 novembre 2015 riguardante il piano nazionale di selezione genetica per la resistenza alla scrapie classica degli ovini, che prevede, tra l’altro, la predisposizione di piani regionali singoli approvati dal Ministero.
Inoltre, per consentire un omogeneo livello di attuazione degli interventi sul territorio nei confronti delle malattie che incidono sulle economie nazionali ed extra-nazionali, verrà proseguita l’opera di interazione tra quanto previsto nel Piano di emergenza nazionale delle malattie emergenti e le prescrizioni inerenti la tutela del benessere degli animali in caso di abbattimento di animali nei focolai.

Malattie animali emergenti- Vista la variabilità epidemiologica di queste ultime legata anche a situazioni ambientali in mutazione ed al fenomeno del cambiamento climatico, sono in programma attività di valutazione del rischio e di analisi dellapreparedness volte all’assunzione di strategie di reazione in coordinamento con la Commissione e gli altri Stati membri.

Medicinale veterinario - Proseguiranno le attività volte a migliorare il controllo delle fasi della produzione, distribuzione e somministrazione del medicinale veterinario, attraverso le sperimentazioni già avviate, relative alla tracciabilità ed alla prescrizione veterinaria informatizzata per garantire un sistema di farmacosorveglianza più efficace ed efficiente e l’ottenimento di un quadro più preciso del consumo/uso di agenti antimicrobici che rappresenta uno strumento essenziale per il contrasto mirato al fenomeno dell’antibiotico-resistenza.
Si prevede, inoltre, di continuare il monitoraggio della resistenza agli antimicrobici in batteri zoonosici e commensali e si provvederà al controllo delle attività di produzione dei medicinali veterinari, con l’obiettivo di rispettare il programma annuale delle ispezioni NBF.

Benessere animale in allevamento - Si prevede di modificare il Piano nazionale benessere animale per adattarlo alle diverse realtà regionali, nonché alle differenti categorie di allevamento presenti nel Paese. Ciò al fine di rendere più efficaci, omogenei e mirati i controlli ufficiali effettuati sul territorio. Verrà inoltre focalizzata l’attenzione sui dati della rendicontazione annuale che le Regioni forniscono al Ministero in merito ai controlli ufficiali eseguiti sul benessere animale in allevamento per ottimizzare l’utilizzo di tali dati, determinando eventualmente anche le basi per avviare un processo che porti alla “certificazione” dei prodotti provenienti da allevamenti in cui vengono rispettati elevati livelli di benessere.

Protezione animale durante il trasporto- Si prevede di introdurre una modifica al Piano nazionale citato con l’inserimento dei controlli obbligatori su strada in collaborazione con gli organi di polizia e la revisione dei criteri di rischio da considerare per la pianificazione dei controlli ufficiali, al fine di rendere più completa, efficace e mirata l’azione degli stessi sul territorio.

Igiene urbana veterinaria e lotta al randagismo- L’obiettivo è armonizzare le azioni e i comportamenti volti alla tutela del benessere e alla prevenzione del maltrattamento animale ed intensificare il raccordo con le regioni per garantire il monitoraggio costante delle strutture che ospitano gli animali, attraverso la rendicontazione annuale dei dati e la verifica sul territorio.
Verrà, inoltre, rafforzata la collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la stesura di progetti valutativi del benessere animale durante gli interventi assistiti con gli
animali e per la formazione degli operatori e sarà istituito un tavolo tecnico ad hoc per gestire le attività connesse alla riabilitazione equestre.

Sperimentazione animale- Con riferimento alla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, come previsto dal d.lgs. 4 marzo 2014, n. 26, che recepisce la direttiva 2010/63/UE, si dovrà porre particolare attenzione all’estensione dei controlli sugli stabilimenti utilizzatori di animali, allo sviluppo di metodi alternativi all’impiego di animali ed alla formazione del personale, aggiornando costantemente i dati e rendendoli disponibili al mondo scientifico e agli stakeholder.

Animali selvatici detenuti in cattività- Si provvederà a regolamentare il settore riguardo la salute e il benessere animale attraverso l’emanazione di linee guida e la predisposizione di apposite check list.

Anagrafe degli Animali d’Affezione- Si intende realizzare una banca dati centralizzata, alimentata dalle singole anagrafi territoriali per fornire on line iriferimenti utili per rintracciare il luogo di registrazione degli animali e il loro legittimo proprietario, nel rispetto della tutela della privacy del cittadino. Difatti, attualmente, tale registro è alimentato dalle singole anagrafi territoriali e tale sistema non permette di rintracciare, attraverso il microchip, direttamente il proprietario e si è costretti a contattare le ASL, i Comuni e, spesso, il produttore o il distributore del microchip.
Attraverso l’analisi delle anagrafi esistenti ed uno studio di fattibilità progettuale, verrà valutata la possibilità di realizzare una banca dati nazionale con informazioni alle quali si potrà accedere direttamente, senza dover interrogare quelle regionali.

Valutazione del rischio della catena alimentare- Appare necessaria l’ottimizzazione dell’attività di collaborazione con l’Autorità europea e l’integrazione dei rispettivi sistemi di valutazione del ri
schio attraverso un migliore raccordo e coordinamento degli scienziati italiani che fanno parte dei panels scientifici, dei gruppi di lavoro e dei networks, istituiti presso detta Autorità. Prevista inoltre, l’attuazione del programma delle attività di valutazione del rischio per il triennio 2017-2019 da parte della Sezione per la sicurezza alimentare del CNSA ed orientato anche alla collaborazione con EFSA nell’ambito della Strategia 2020.

Alimentazione animale- Continueranno i lavori, in sede di Consiglio dell’UE, sulla proposta di regolamento in materia di mangimi medicati e prodotti intermedi. Verrà posta particolare attenzione nella gestione di alcune tematiche che si interfacciano con la normativa in materia di medicinali veterinari, quali la definizione della figura professionale abilitata alla prescrizione e il divieto di uso preventivo di antibiotici. L’obiettivo è quello di ottenere una normativa priva di incongruenze, che affronti tematiche comuni con lo stesso approccio, armonizzata nei paesi dell’UE. La razionalizzazione di questo ambito normativo sarà inoltre uno degli strumenti diretti alla lotta all’antimicrobico resistenza e all’uso consapevole e giustificato dei mangimi medicati.

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