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Farmacovigilanza in crescita, EMA: possibile effetto "social"

Farmacovigilanza in crescita, EMA: possibile effetto "social"
Il Bollettino annuale delle segnalazioni di farmacovigilanza in Europa registra un aumento del 25% rispetto all'anno scorso. Ma, nel complesso, l'EMA ritiene che i dati siano ancora al di sotto delle attese. I Veterinari "fonte primaria" per monitorare la sicurezza e l'efficacia dei medicinali veterinari.

L'Agenzia europea dei medicinali ha pubblicato il suo bollettino annuale sulle attività di farmacovigilanza veterinaria. Queste attività sono svolte con lo scopo di monitorare i medicinali veterinari in fase di impiego e di garantirne la sicurezza e l'efficacia. I dati si riferiscono ai medicinali veterinari autorizzati a livello centrale europeo.

Nel 2017 il monitoraggio si è rafforzato, grazie a un aumento generale delle segnalazioni telematiche al sistema EudraVigilance Veterinary (EVVet) operativo dal 2005. Questo incremento ha permesso alle autorità regolatorio di acquisire un set di dati più completo e quindi di migliorare l'analisi dei problemi segnalati e di avviare eventuali misure d'intervento.

Oltre 50.000 nuovi report/segnalazioni sono stati inviati a EVVet nel 2017, portando il numero totale di report nel database a circa 253.000 report. "Si tratta - secondo l'EMA- di un aumento di quasi il 25% nell'ultimo anno, un aumento significativo delle segnalazioni al database". Una spiegazione di questo incremento, secondo EMA,  "potrebbe essere ad una accresciuta comunicazione sui media, compresi i social media, per quanto riguarda gli eventi avversi legati ai prodotti antiparassitari usati negli animali da compagnia.


Il bollettino fornisce una panoramica dettagliata di tutte le azioni intraprese su prodotti autorizzati a livello centrale, in seguito alle attività di farmacovigilanza. Vi si possono leggere anche i dettagli riguardanti questioni ancora aperte, per le quali non sonno state ancora prese decisioni risolutive, ma la cui diffusione può essere uno stimolo per i veterinari a fare farmacovigilanza. Per l'EMA "i veteirnari rimangono la fonte primaria di segnalazione degli eventi avversi".

Ecco perchè l'Agenzia incoraggia i Medici Veterinari a  segnalare "qualsiasi sospetto di effetto indesiderato direttamente all'autorità nazionale competente o al titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio. L'EMA ricorda che anche i proprietari e detentori di animali possono contribuire alle attività di segnalazione.