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IN XII COMMISSIONE

Un piano nazionale antibiotici e i controlli dopo 'Report'

Un piano nazionale antibiotici e i controlli dopo 'Report'
Il Ministero della salute sta elaborando il Piano Nazionale per contrastare la resistenza antimicrobica. L'ha annunciato il Sottosegretario De Filippo in risposta ad una interrogazione sulla tutela della salute dei consumatori e degli animali. Sospesa l'attività dell'azienda agricola filmata da Report.

Il Sottosegretario Vito De Filippo ha risposto in Commissione Affari Sociali all'interrogazione dell'On Silvia Giordano che chiedeva al Governo aggiornamenti sulle iniziative a tutela della salute dei consumatori e degli animali. L'interrogazione prendeva le mosse dalla puntata di Report "Resistenza passiva"del 31 maggio sui batteri resistenti agli antibiotici, nel corso della quale "sono state mostrate le condizioni di vita degli animali allevati all'intero dello stabilimento emiliano del noto produttore di carni Amadori".

Controllo delle condizioni degli animali d'allevamento - "Viene fatto ogni anno in base alla normativa vigente in materia di benessere degli animali d'allevamento" (decreto legislativo 26 marzo 2001 n. 146 e regolamento (CE) n. 882/2004)  - ha spiegato il Sottosegretario in Commissione, richiamando anche il Piano Nazionale Benessere Animale (PNBA), "che nasce dall'esigenza di ottemperare alle disposizioni previste dalle norme nazionali e comunitarie e di rendere uniformi le modalità di esecuzione e la programmazione dei controlli".

I dati dei controlli veterinari- De Filippo ha anche dettagliato le attività di controllo svolte dai servizi veterinari locali dal 2013 al 2015 negli allevamenti di polli da carne e di suini, che hanno riguardato, in media all'anno, il 28 per cento e il 25 per cento dei circa 3000 allevamenti avicoli e dei circa 7000 allevamenti suini registrati. Nel 2015, c'è stata una attività di controllo sugli allevamenti suini con il 28 er cento degli allevamenti controllati, mentre l'attività negli allevamenti avicoli è del 23 per cento degli allevamenti controllati. Nel periodo 2013-2015 si è assistito ad una diminuzione delle infrazioni riscontrate nel corso dei controlli, passando negli allevamenti avicoli da 223 a 29 sanzioni comminate, mentre negli allevamenti suini, il numero di sanzioni è passato da 776 a 337. "Questa diminuzione - ha detto De Filippo- si può interpretare con un aumento del livello medio delle condizioni di benessere negli allevamenti ed un'efficacia delle attività di controllo, formazione e informazione svolta dal servizio veterinario".

Gli interventi del NAS - Con riferimento all'anno in corso, De Filippo ha segnalato che a maggio  i  NAS hanno svolto 212 ispezioni per 89325 capi (bovini, suini, caprini, equini) sequestrati; tre  strutture sono state chiuse per riscontrate carenze igienico-strutturali ed autorizzative; sette le  infrazioni penali e 54 le infrazioni amministrative per un valore di 61mila euro. Alle autorità giudiziarie sono state segnalate e denunciate rispettivamente 41 e 5 persone. Il valore complessivo degli animali e delle strutture sottoposte a sequestro è stimato in circa  7 milioni e 600mila euro.

Ispezioni dopo la trasmissione Report- Il Sottosegretario De Filippo ha riferito che dopo la puntata di Report mandata in onda da RAI3, "è stata eseguita una ispezione anche all'Azienda agricola «Santamaria», presso la quale erano state registrate le immagini mostrate nel corso della trasmissione".
De Filippo ha spiegato che "sono state contestate violazioni amministrative per omessa applicazione delle procedure di autocontrollo HACCP e rilevate carenze igienico-sanitarie delle infrastrutture e delle attrezzature in uso presso il box di gestazione degli animali, determinandone la sospensione delle attività da parte della locale Asl. Con riferimento alla medesima struttura, risulta, altresì, che nel novembre 2015 l'ASL di Cesena aveva eseguito attività di competenza, emettendo 16 prescrizioni per carenze igienico-sanitarie/strutturali, elevando 3 sanzioni amministrative".

Misure volte a ridurre la presenza di antibiotici negli alimenti- "Occorre evidenziare - ha spiegato  in proposito De Filippo- che il controllo dei residui dei medicinali veterinari nei prodotti di origine animale è attuato in Italia attraverso il Piano Nazionale Residui (PNR), come parte di un'attività europea che viene effettuata in tutti gli Stati Membri". Il PNR, in particolare, è un piano di sorveglianza del processo di allevamento degli animali e di prima trasformazione dei prodotti di origine animale "che mira a svelare i casi di somministrazione illecita di sostanze vietate, quali sostanze ad uso anabolizzante, nonché l'utilizzo non corretto di farmaci autorizzati che può determinare il superamento dei limiti massimi di residui fissati dalle normative comunitarie e nazionali"- ha aggiunto.

'Importanza preponderante'-  La ricerca di antibiotici nel muscolo (prelevato al macello) di bovini, suini, ovicaprini, equini, pollame, conigli e selvaggina allevata, nel muscolo di pesci allevati in acquacoltura (trote, specie eurialine), nel latte (vaccino, bufalino e ovicaprino), nelle uova e nel miele "riveste un'importanza preponderante"- ha affermato il rappresentante del Governo-  tanto che nel 2015, su un totale di 41.623 campioni totali analizzati per tutte le sostanze e le matrici previste, 11.826 campioni (28,4 per cento) sono stati analizzati per la ricerca di sostanze antibatteriche. In tale attività sono stati riscontrati 15 campioni non conformi per presenza di tetracicline (5 campioni), sulfamidici (3 campioni), chinoionici (3 campioni), penicilline (3 campioni) e cefalosporine (1 campione)". A seguito del riscontro delle non conformità, i Servizi Veterinari territoriali avviano una serie di indagini presso l'allevamento di provenienza dell'animale o del prodotto, sia di tipo analitico che documentale (ad esempio il controllo sul registro dei trattamenti), per risalire alla causa della non conformità ed avviare le opportune azioni correttive e sanzionatorie. "Le attività connesse con il PNR rappresentano, quindi, un deterrente al non corretto utilizzo degli antibiotici evitando la presenza dei loro residui negli alimenti".

Indagine ministeriale sulla diffusione dei batteri resistenti agli antibiotici- Su questa specifica richiesta dell'interrogante, "ritengo doveroso chiarire- ha concluso De Filippo-  che, per gli aspetti legati alla presenza di batteri antimicrobicoresistenti nelle carni, il Ministero della salute, in attuazione della normativa comunitaria, effettua annualmente un Piano di monitoraggio armonizzato sulla resistenza agli antimicrobici dei batteri zoonosici e commensali". Inoltre, "sono già in corso attività di sorveglianza dell'antibiotico resistenza sia nel settore umano che nel settore veterinario, che vengono svolte dall'ISS con il supporto del Ministero della salute".
Infine, "il Ministero della salute sta elaborando il Piano Nazionale per contrastare la resistenza antimicrobica nell'ambito del quale l'implementazione delle sorveglianze è uno dei punti cardine per controllare il fenomeno dell'antibiotico-resistenza".