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INDAGINE EUROPEA

Eurojust: nella catena alimentare cavalli non idonei

Eurojust: nella catena alimentare cavalli non idonei
Eurojust, unità di cooperazione europea contro gli illeciti, ha sgominato una rete organizzata nel commercio di carni equine illegale. Il pool d'investigazione e di intervento ha coinvolto Francia, Belgio, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi e Regno Unito.
Centinaia di agenti di polizia, autorità giudiziarie e di sicurezza alimentare, guidati dalla Francia e coordinati da Eurojust, hanno scoperto e fermato una rete di commercio fraudolento di carni equine. Le indagini-avviate nel 2012 e non ancora terminate- hanno portato ai risultati resi noti il 24 aprile scorso da Eurojust.
• 26 arresti;
• 37 000 euro in contanti sequestrati;
• Più di 200 cavalli saranno esaminati dai servizi veterinari;
• Decine di ricerche di locali commerciali e privati ​​sono stati effettuati; e
• Più di 800 passaporti equini sono stati sequestrati, così come i farmaci, decine di microchip e materiale informatico.

Secondo le autorità francesi -tra il 2010 e il 2013- 4.700 cavalli non idonei al consumo umano sono stati macellati e introdotti nella catena alimentare. Solo in Francia, sono stati scoperti quattrocento passaporti equini con anomalie: falsificando la documentazione sanitaria ufficiale, la rete fraudolenta riusciva a far entrare nella filiera legale europea la carne equina inadatta al consumo umano, malgrado la legislazione dell'Unione europea preveda la tracciabilità e la documentazione della provenienza di tutte le carni.

Il fulcro delle indagini in Belgio. Il principale sospettato, un esercente belga, era finito nel mirino di Eurojust nel novembre 2012, in seguito ad una inchiesta guidata da un giudice istruttore del del Lussemburgo e successivamente aperta anche in Francia e nel Regno Unito. Le indagini hanno rivelato l'esistenza di gruppo organizzato anche in altri Stati membri, come l'Irlanda e Paesi Bassi. Il supporto di Eurojust ha fornito agli Stati interessati di confrontarsi sulla strategia giudiziaria comune più efficace. Una squadra investigativa comune è stata costituita tra la Francia e il Belgio nel maggio 2014, con il finanziamento di Eurojust. Gli ultimi sviluppi del caso, nel mese di aprile, portano verso il Regno Unito.

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L'unita' di cooperazione Eurojust è stata istituita con decisione 2002/187/GAI, nel 2002, per sostenere e rafforzare il coordinamento e la cooperazione tra autorità nazionali nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale che interessano l'Unione europea. Ciascuno dei 28 Stati membri designa un proprio rappresentante presso Eurojust, la cui sede si trova all'Aia. Tali rappresentanti possono essere pubblici ministeri, giudici o funzionari di polizia. Per l'Italia, il Ministero della Giustizia ha incaricato il magistrato pisano Teresa Angela Camelio.