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CAMERA DEI DEPUTATI

Tutela animale, gli impegni accolti (e non) dal Governo

Tutela animale, gli impegni accolti (e non) dal Governo
Settantaquattro impegni in sette mozioni con ponderose premesse. In una seduta complicata e qualche polemica, il Sottosegretario De Filippo ha indicato gli impegni che il Governo assumerà e quelli sui quali è contrario. No a tasse sui proprietari. Sì a norme minime di benessere per le specie da reddito che non ne hanno.

Ieri in Aula l'ordine del giorno portava la votazione di sette mozioni sulla tutela animale, con le quali il Parlamento impegnerà il Governo durante il semestre europeo. Il Sottosegretario Vito De Filippo aveva chiesto, relativamente a tutte le mozioni, di non votarne le premesse e di concentrare il voto sul dettaglio degli impegni, ma dopo un dibattito, non privo di momenti di confusione, l'Aula ha preferito votare anche sulle premesse. Si è così svolta, come raramente è capitato nella storia parlamentare, una lunga seduta dedicata agli animali, che ha visto impegnati i Deputati del Transatlantico, così da offrire un quadro d'insieme piuttosto variegato sugli orientamenti del Governo e del Parlamento in materia.

Nel corso del dibattito sono intervenuti il deputati veterinari Paolo Cova, primo firmatario di una delle sette mozioni che ha dichiarato di accogliere le riformulazioni proposte dal Sottosegretario, e l'On Ilaria Capua che si è astenuta: "Molte di queste mozioni- ha detto- contengono dei suggerimenti che non tengono conto delle discussioni e delle negoziazioni che si svolgono da anni in ambito internazionale sull'argomento. Le mozioni prese nell'insieme contengono soprattutto proposte ideologiche che non tengono conto del contesto, delle ricadute economiche, sociali e legislative di questo argomento".

La Camera ha accolto tutte le mozioni come riformulate dal Governo (Brambilla, Gagnarli, Vezzali, Cova e Nicchi). Respinta in toto sia dal Governo che dalla Camera la mozione Rondini. Approvata, invece, con il parere favorevole del Governo, la mozione Bianchi.

Sulla mozione Cova  il parere del Sottosegretario è stato favorevole sia sulle premesse che sugli impegni, con un'unica eccezione: sul quarto impegno (ad assumere iniziative per introdurre misure volte a far sì che i proprietari di cani che non accompagnino con opportuna sistemazione le cucciolate del proprio animale, contribuendo così ad aumentare il fenomeno del randagismo, debbano contribuire economicamente al sostegno degli enti locali per la lotta al randagismo stesso attraverso il versamento di contributi locali), il Governo ha proposto la seguente riformulazione accolta dall'Aula: "a valutare l'opportunità dell'introduzione di misure di diffusione della cultura del possesso consapevole degli animali e della necessità del controllo delle nascite anche attraverso la sterilizzazione».

Fra gli impegni non accolti e respinti dall'Aula quello di promuovere una normativa comune volta al superamento dell'utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti e quello di sollecitare la BCE perchè interrompa i finanziamenti agli allevamenti intensivi. Fra quelli accolti con riformulazione, l'impegno a promuovere a livello comunitario l'approfondimento delle condizioni scientifiche ed economiche al fine della revisione del regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto, "a condizione"- posta dal Governo-  che vi sia la possibilità di proporre un approfondimento con tutte le categorie.

Fra gli impegni accolti: sostenere l'emanazione di norme che prevedano standard obbligatori minimi di benessere che si applichino alle specie oggi prive di specifiche norme di tutela come mucche, conigli, tacchini e altri; sostenere una normativa comune tra gli Stati membri in materia di agevolazioni fiscali per le spese veterinarie sostenute per gli animali da compagnia, come peraltro già previsto dalla legislazione italiana;assumere iniziative per istituire una rete di centri di riferimento sul benessere animale nei Paesi europei; far sì che le forme di commercio di animali di affezione tra Stati europei siano garantite dalla vigilanza dei servizi veterinari degli Stati membri prima del trasporto;approfondire il problema relativo al trasporto degli animali; assumere iniziative per rafforzare l'ufficio veterinario della Commissione europea;adottare misure che consentano di agevolare gli allevatori che rispettano le norme e le buone prassi per l'allevamento degli animali e investono in migliori strutture agricole.

Sterilizzazioni: agevolazioni fiscali, non tasse punitive

I testi delle mozioni