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CONTROLLO DEMOGRAFICO

Malpractice: pubblica denuncia alla convention ANMVI

Malpractice: pubblica denuncia alla convention ANMVI
Dalla platea di Bari ai social network. Le immagini di un intervento di sterilizzazione in palese dispregio delle più elementari regole di chirurgia veterinaria sono state pubblicamente denunciate da ANMVI nel corso della convention pugliese sul randagismo. Alla presenza del Ministero della Salute e della Fnovi.
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La professione veterinaria condanna senza appello sterilizzazioni eseguite senza il minimo rispetto del paziente e del suo benessere, malepratiche ingiustificabili e mai scusabili, neppure se eseguite su un soggetto randagio, tantomeno se eseguite all'interno di un rifugio-canile e non in una struttura sanitaria autorizzata. Così l'ANMVI in un comunicato stampa dopo le immagini diffuse dal notiziario h24notizie.com.

"Abbiamo anche scritto alla testata online - dichiara il Presidente ANMVI Marco Melosi- per rimarcare il discredito generale che ricade sulla professione medico-veterinaria. Ci auguriamo –prosegue- che siano immagini non pertinenti perché vengono associate all'iniziativa di un Comune, in collaborazione con una Asl veterinaria. Qualunque fonte abbiano restano immagini che richiedono la pronta reazione di tutti coloro che ne hanno titolarità".

L'immagine ha circolato fra i medici veterinari pugliesi riuniti a convegno il 5 ottobre scorso a Bari proprio per parlare di sterilizzazioni chirurgiche come fattore chiave per la lotta al randagismo e al vagantismo. Da quella sede è stata postata sul gruppo chiuso Vetlink e sta suscitando l'indignazione corale dei medici veterinari in tutta Italia. Sabato scorso, infatti, il Coordinatore Nazionale Carlo Scotti ha proiettato l'immagine ad una platea gremita di liberi professionisti e dipendenti pubblici, per una corale presa di distanza e denuncia, alla presenza di autorità ministeriali della task force per la tutela degli animali d'affezione, presidenti di Ordine e vertici Fnovi.

Unanime dal palco la condanna e il richiamo alle competenze e alla deontologia. Insistito, dalla platea, il messaggio alle autorità politiche locali, Comuni in testa, per una pianificazione ragionata delle sterilizzazioni dei randagi e dei cani di proprietà, da programmare innanzitutto nel rispetto del paziente animale, senza improvvisazioni demagogiche, ma con un approccio politico serio, che dia priorità alle competenze mediche.

"Troppi parlano di sterilizzazioni senza averne alcuna competenza- ha dichiarato Scotti- come se non fosse un atto medico veterinario invasivo e così spalancando le porte alla malpractice. La sterilizzazione (ovariectomia/ovarioisterectomia) è un intervento chirurgico cavitario, che richiede sterilità sia del chirurgo che di chi lo aiuta. Il campo chirurgico deve essere sterile fino ad un metro dalla telatura completa del soggetto (tutto il soggetto deve essere tutelato). Il soggetto sul quale si interviene deve essere ventilato (intubato),deve essere garantito perlomeno un accesso venoso costituito da perlomeno una fleboclisi".

Linee guida di buona prassi per la sterilizzazione chirurgica sono state approntate da ANMVI appositamente per le autorità pugliesi, le prime a dotarsi di una Commissione regionale per il randagismo che ne abbia avvertito la necessità, in un serio programma il controllo della popolazione canina e felina, dove il paziente animale sia davvero tutelato sotto il profilo sanitario.

"Si tratta di raccomandazioni minime secondo le Buone Pratiche Veterinarie (BPV) – aggiunge Scotti- per garantire che il soggetto che viene operato possa essere assistito tempestivamente, inoltre la sterilità minima sopra elencata preserva dall' insorgenza di infezioni post operatorie, da reazioni organiche che possano portare alla creazioni di sindromi aderenziali post chirurgiche compromettendo in modo grave la qualità della vita del soggetto". "Questo vale per soggetti di proprietà che per soggetti randagi- conclude Scotti- si prevede quindi che la struttura abbia una attrezzatura minima e l'operatore abbia le competenze del caso che derivano da una formazione specifica e da un aggiornamento minimo nel settore. Basta con le sterilizzazioni improvvisate e con la malpractice che si nasconde dietro programmazioni non trasparenti studiate a tavolino da soggetti che non hanno i titoli e affidate a chi non ha le competenze cliniche per attuarle".

Nella foto, l'apertura dei lavori alla Convention regionale ANMVI Puglia. Da sin: Marco Melosi (Presidente ANMVI), Donato Tedesco (Presidente ANMVI Puglia), Maria Maugeri (Assessore alla Sanità, Comune di Bari) Rosalba Matassa (Ministero della Salute), Onofrio Mongelli (Servizi Veterinari Regione Puglia), Giovanni Tortorella (Commissione regionale randagismo)