• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30991
CONVENTION REGIONALE

Da emergenza a modello di prevenzione. Perchè la Puglia?

Da emergenza a modello di prevenzione. Perchè la Puglia?
Lotta a randagismo e vagantismo. In Puglia ma non solo. Donato Tedesco (Presidente ANMVI Puglia): "Questo obbiettivo non può che iniziare dal fare definitiva chiarezza sui ruoli che i medici veterinari, nelle loro differenziazioni di ruolo debbono avere e rispettare".
Il passaggio da emergenza a un modello di prevenzione è al centro della convention regionale promossa da ANMVI Puglia, il 5 ottobre prossimo a Bari, da affrontare in chiave squisitamente veterinaria. Un banco di prova di compattezza e di motivazione, che passa per l'esortazione del Presidente di ANMVI Puglia Donato Tedesco, inviata oggi ai colleghi: "Vi esorto a credere nell'unione e a comprendere che la forza di una categoria sta nella compatta partecipazione assembleare".

Perchè la Puglia? La Regione Puglia - con i suoi 23mila cani rinchiusi (il valore regionale più alto su scala nazionale dove il totale è di 140mila cani ospiti di canili e rifugi), 9.428 ingressi annui nei canili sanitari e 134 strutture di accoglienza autorizzate- può e vuole essere un esempio. E i medici veterinari hanno deciso di rendersi protagonisti della svolta.

A quasi un decennio dalla legge regionale sul randagismo, la Giunta ha varato a pochi mesi di distanza due provvedimenti nel 2013: linee guida attuative per il controllo della popolazione animale e un provvedimento per il controllo dei cani vaganti nelle aree rurali. Nel frattempo disposizioni nazionali, di fonte ministeriale, hanno dato impulso a nuovi obblighi e responsabilizzazioni per una corretta gestione degli animali da compagnia, dal proprietario alle amministrazioni territoriali, dall'anagrafe alle sterilizzazioni. E' al tempo stesso cresciuta la spinta per una assistenza sanitaria di base che agisca sulla prevenzione tanto del randagismo quanto degli abbandoni.

Il contrasto al vagantismo- finanziato dalla Regione con 244mila euro in sterilizzazioni- è un altro risvolto di sanità pubblica, certamente non esclusivo del territorio pugliese; controllare le popolazioni canine rurali come vere e proprie operazioni di Polizia Veterianria si è reso necessario dato l'impatto che gli animali hanno sull'igiene delle produzioni zootecniche. Il Servizio Veterinario opererà dunque, anche avvalendosi dei liberi professionisti appositamente convenzionati, per abbattere il rischio insito nel cane come serbatoio-eliminatore di patologie in grado di inquinare le produzioni primarie zootecniche. La Commissione regionale randagismo ha evidenziato la necessità di un piano d'azione di diciotto mesi per agire sia sui cani di cui gli allevatori assumono la proprietà che dei cani che non riconoscessero come propri.

La convention regionale mette a confronto le figure politiche, istituzionali e libero-professionali intorno al problema del randagismo, che va avvertito anche come responsabilità etica e deonotologica dai medici veterinari.  "Sono convinto- dichiara Tedesco- che alla fine della mattinata, e dopo aver ascoltato tutti gli interventi, giungeremo a conclusioni che ci permetteranno di affrontare al meglio talune problematiche con l'auspicio che tutto ciò porti anche (dato il difficile momento economico in cui viviamo) al risparmio di denaro pubblico".

La convention continuerà con la sessione pomeridiana, di interesse esclusivo libero professionistico, sulle problematiche dei rapporti di lavoro nelle strutture veterinarie private, con la collaborazione di Confprofessioni Puglia. La giornata è in collaborazione con gli Ordini dei Medici Veterinari della Puglia.


pdfLEGGE_REGIONALE_PUGLIA_1995.pdf102.52 KB

pdfLINEE_GUIDA_PUGLIA.pdf75.53 KB

pdfPIANO_DI_CONTROLLO_CANI_RURALI_VAGANTI.pdf1.14 MB