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POSTI A VETERINARIA

Fabbisogno veterinari: al Miur la programmazione 2013-14

Fabbisogno veterinari: al Miur la programmazione 2013-14
Il Presidente dell'ANMVI ha partecipato questa mattina ai lavori del Tavolo Tecnico ministeriale sulla rilevazione dell'offerta formativa per l'anno accademico 2013-2014. Taglio dei posti del 10%. ANMVI: riduzione incontra ancora resistenze. No a una programmazione salva-Facoltà, ma per la qualità didattica, l'uso razionale delle risorse pubbliche e l'occupazione.
Annualmente, la definizione dei posti disponibili è oggetto di valutazione da parte di un Tavolo tecnico, che esamina l'offerta degli atenei in relazione al fabbisogno regionale e che è stato convocato stamattina a Roma dalla Direzione generale per l'università lo studente ed il diritto allo studio universitario. All'incontro di questa mattina erano presenti rappresentanti dell'Università, della FNOVI e dell'ANMVI.

Oltre ad essere modulato sulla base delle indicazioni delle Università, il fabbisogno di medici veterinari tiene conto delle indicazioni formulate dal Ministero della Salute e dalle Regioni, parametrate sulle esigenze del SSN e dei SSR. In misura sempre più influente, il Tavolo tiene conto anche delle rilevazioni provenienti dalla libera professione e dal mercato occupazionale, dalle indagini sulla condizione professionale e da elaborazioni statistiche del turn over risultanti dagli iscritti all'Albo dei Medici Veterinari.

I posti disponibili registreranno un ulteriore calo, attorno al 10% rispetto ai 918 dell'anno scorso, "ma il contenimento del numero - osserva il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi- è un obiettivo che continua ad incontrare resistenze. Le Regioni hanno formulato richieste al rialzo rispetto all'anno scorso, allontanandosi da quell'equilibrio progressivo che potrebbe derivare solo da un fabbisogno attorno ai 500 posti l'anno circa. I numeri a cui è pervenuto il Ministero della Salute non incoraggiano, ormai da qualche anno, ad essere meno prudenti. Non è realistico – continua Melosi- pensare ad un assorbimento reale da parte del SSN e del mercato del lavoro con numeri più alti. La responsabilità a cui ci ha richiamato in questi giorni la Corte Europea dei Diritti Umani non è solo quella di formare ma anche di dare lavoro e di non generare costi sociali di una disoccupazione che si può evitare contingentando l'ingresso in settori professionali saturi, altrimenti si fa una programmazione salva-Facoltà".

Nei prossimi giorni, il Ministero dell'Università particolarmente attento al rapporto fra studenti e qualità didattica e alle risorse economico-finanziarie, renderà note le proprie determinazioni sui posti disponibili ateneo per ateneo. Quest'anno i tempi sono accelerati dalla decisione di anticipare i testi di ammissione, una svolta che il Ministro Francesco Profumo difende, ma alla quale non si è al momento accompagnata una riforma dei contenuti delle prove di ammissione e nessuna politica di orientamento allo studio universitario, che aiuti gli studenti a scegliere l'indirizzo universitario con maggiore consapevolezza e conoscenza della professione che decidono di intraprendere spesso per impulso emotivo o ideale, quando non per ripiego dopo un test fallimentare ad un altro corso di laurea.