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ISPEZIONI E SANZIONI

Sterilizzazione obbligatoria: in Spagna è un caso costituzionale

Sterilizzazione obbligatoria: in Spagna è un caso costituzionale
La Corte costituzionale spagnola accoglie il ricorso di cinquanta senatori contro l'obbligo di sterilizzare per legge tutti i cani,  gatti e  furetti.

Il Senato madrileno contro la Provincia autonoma di La Rioja: la Legge 6/2018 sulla protezione animale sarà giudicata per possibile incostituzionalità. La Corte Costituzionale della Spagna ha infatti ammesso il ricorso di 50 senatori contro l'obbligo di sterilizzazione degli animali da compagnia. Lo rende noto il presidente del Collegio dei veterinari di La Rioja, Julián Somalo, che considera la norma "assurda e fuori legge".

Cosa dice la legge autonoma- In base a questa legge locale (articolo 11), cani gatti e furetti del territorio autonomo di La Rioja, devono essere obbligatoriamente sottoposti a sterilizzazione  entro un periodo massimo di un mese dalla sua acquisizione,  salvo che il medico veterinario sconsigli l'intervento per ragioni di salute dell'animale. L'intervento dovrà essere eseguito "sotto il controllo veterinario"  in locali autorizzati, conformi ai requisiti igienico-sanitari e riducendo al minimo le conseguenze fisiologiche della eliminazione della funzione di riproduzione
Nel caso di cani, gatti e furetti oggetto di compravendita, l'intervento dovrà essere eserguito entro il primo calore o comunque non oltre il primo anno di età.
Gli animali di età superiore all'anno, dovranno essere sterilizzati al momento della vendita o della cessione.
Le autorità ispettive potranno procedere a controlli, anche senza preavviso, in tutti i luoghi- compresi i veicoli privati- per verificare l'osservanza dell'obbligo di sterilizzazione, il cui mancato rispetto è sanzionabile come "sanzione grave" con multa da 500 a 5000 euro.

Le accuse di incostituzionalità- E' soprattutto la figura dell'ispettore prevista dall'articolo 39 della legge provinciale a destare le critiche di inconstituzionalità. I senatori osservano che l'obbligo di sterilizzazione- verificabile e sanzionabile- non va incontro al possesso responsabile, ma è "un fallimento dei diritti e delle libertà costituzionali. Tra le attività di controllo, la legge consente ai funzionari ispettore il libero accesso, senza preavviso a tutte le strutture (sanitarie e di impresa) e a tutti i luoghi ( veicoli e abitazioni private comprese) di verificare la conformità alla legge. Si tratta di misure- fanno notare i ricorrenti- che hanno scatenato le proteste di proprietari, veterinari e allevatori.

Ma non c'è solo l'articolo 39 ad essere sospettato di anticostituzionalità. E' lungo l'elenco di articoli sui quali si dovrà pronunciare la Corte spagnola. Nel complesso, i senatori ricorrenti contestano l'approccio al possesso responsabile e alla prevenzione dell'abbandono, sia dal punto di vista delle libertà di proprietari del bene-animale che di quella commerciale degli allevatori e operatori commerciali. Ma anche la sterilizzazione obbligatoria in sè è considerata lesiva dello status di essere senziente attribuito agli animali dal Trattato Europeo di Lisbona, al quale anche le province autonome della Spagna devono attenersi, pena il maltrattamento animale.

Posizione veterinaria scientifica- Se da un lato è chiaro che l'obbligo di legge non piace, sulla sterilizzazione i Medici Veterinari spagnolo "non hanno una posizione chiara e univoca sui metodi e le finalità". Dal punto di vista scientifico c'è dibattito aperto, ha dichiarato Joaquín Cerdeira, professore associato di Medicina e Chirurgia animale alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università Complutense di Madrid, ma sulla legge di La Rioha si è espresso contro, "in modo categorico". Al di là dei metodi di cui la comunità veterinaria discute ( contraccezione, immunizzazione, chirurgia) Cerdeira mette l'accento sopratutto sulla irreversibilità dell'intervento e sui rischi di scoraggiare, anzichè incentivare, un approccio più responsabilizzato nei proprietari alla corretta gestione del loro animale.