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BANDO A SASSARI

'Se l’Ateneo non può tenere aperto l’ospedale didattico, lo chiuda'

'Se l’Ateneo non può tenere aperto l’ospedale didattico, lo chiuda'
Dopo Milano e Teramo, un altro bando universitario per veterinari sottopagati. Questa volta, a Sassari, il compenso è di 60 centesimi all'ora.
La Fnovi ha chiesto la revoca della Borsa di studio indetta dalla Facoltà di Veterinaria di Sassari, in scadenza il 5 agosto, sarà attribuita per lo svolgimento di attività di supporto alle terapie dei pazienti ricoverati in Ospedale Didattico Veterinario, sotto la guida del Responsabile scientifico, Prof.ssa Maria Lucia Manunta e dovrà presentare allo stesso al termine delle attività, una relazione sulle attività svolte e sui risultati conseguiti.

La borsa di studio avrà la durata di sei mesi, "rinnovabile per una sola volta previa verifica della copertura finanziaria, per un importo complessivo lordo al percipiente di Euro 1.800 per 90 turni sulle 24 ore. Per la partecipazione al concorso è richiesta la laurea in veterinaria conseguita al massimo da due anni e una esperienza nella gestione di animali ricoverati.
L’assegno sarà erogato in 6 rate mensili, al lordo degli oneri previsti dalla legge, IVA ed Enpav (a carico del borsista), dal quale andranno detratti 15 euro mensili per le coperture assicurative.

Spiega una nota della Federazione che "in Sardegna i tirocini extracurriculari sono suddivisi in 5 tipologie ed in ogni caso l’indennità di partecipazione non può essere inferiore ai 400 €/mese. Ma qui non si tratta ne di borsa di studio ne di tirocinio. Non c’è niente da studiare, non ci sono progetti formativi. Pur prescindendo dal ruolo che vogliamo o riteniamo di attribuire all'etica quale fattore di disciplina del comportamento non possiamo non richiamare tra i fondamenti economici che derivano dalle regole giuridiche il dovere di lealtà".
La Fnovi "proprio in nome di questo dovere" ha chiesto al Dipartimento di Medicina veterinaria dell’Ateneo di Sassari di revocare il bando, concludendo che "se l’Ateneo non può tenere aperto l’ospedale didattico, lo chiuda!".

Non è la prima volta che gli Atenei propongono bandi al ribasso per lo svolgimento di attività nelle strutture universitarie. Teramo e Milano costituiscono due precedenti che la Fnovi aveva già stigmatizzato.

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