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RAPPORTO CNSU

Mobilità in uscita più difficile per gli studenti di Veterinaria

Mobilità in uscita più difficile per gli studenti di Veterinaria
Nel Rapporto sulla condizione studentesca appena pubblicato dal CNSU gli studenti in medicina veterinaria incontrano maggiori difficoltà alla mobilità internazionale.

Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari descrive un quadro critico: l'internazionalizzazione della formazione universitaria italiana risente ancora di molte limitazioni di tipo finanziario e strutturale. Sono scarsi i
i finanziamenti, ma pesa anche la difficoltà di riconoscimento degli esami una volta tornati in Italia e dell’organizzazione della propria carriera accademica.

Nel Rapporto appena pubblicato si osserva che "per la mobilità in uscita, il riconoscimento e l'organizzazione del piano di studi sono più difficili nelle discipline con programmi più rigoroso e meno flessibili (come medicina e veterinaria), ed un curriculum orientato a livello nazionale (Legge, Lettere e Filosofia)".

Per affrontare e rimuovere gli ostacoli alla mobilità degli studenti sono state promosse alcune azioni, ma ad oggi sono ancora troppo scarse ed insufficienti, secondo il CNSU che tuttavia non si aspetta cambi di rotta " dati gli attuali vincoli di bilancio".  Per il riconoscimento degli studi effettuati all’estero sono state promosse campagne, ma "risultano comunque ancore numerose le problematiche relative ai processi di riconoscimento delle carriere, troppo spesso affidate alla discrezionalità dei docenti".

Difficoltà all'internazionalizzazione del nostro sistema universitario sono anche di tipo lunguistico, infatti “la lingua italiana è la lingua ufficiale dell'insegnamento e degli esami in tutti gli stabilimenti universitari”, circostanza che concorre a rendere scarsamente attrattiva l'università nazionale.
Ma i deficit riguardano anche l’organizzazione dello studio (gli esperti del Processo di Bologna hanno concordato linee guida sulla qualità della mobilità e promosso le stesse in tutti gli istituti) e l'informazione che risente della mancanza di un portale unico che fornisce informazioni su tutti i programmi di mobilità per gli studenti nazionali e internazionali; l'unica iniziativa è il nuovo sito (www.Universitaly.it).

Non è d'aiuto nemmeno il numero programmato: il sistema universitario italiano, per adattarsi agli standard europei, ha introdotto la politica del numero chiuso e programmato a livello nazionale per regolare l’accesso con finalità di efficienza didattica, tecnica e logistica. "In realtà, l’applicazione del numero chiuso nasce con l’idea di veicolare la domanda dei laureati seguendo l’esigenza del mercato del lavoro affinché non ci sia un esubero di laureati per i diversi settori"- argomenta il CNSU.

Infine, il sistema universitario italiano rischia di diventare sempre meno concorrenziale rispetto agli altri Paesi dell’UE, anche a causa di un’offerta didattica inadeguata e di un diritto allo studio insufficiente, al punto che spesso anche i nostri giovani preferiscono andare a studiare in altri Atenei europei.

pdfRAPPORTO_CNSU_CONDIZIONE_STUDENTESCA.pdf2.86 MB