VIOLENZA E CONCUSSIONE

Arrestato docente di Camerino, l'Ateneo lo sospende

Università
Arrestato docente di Camerino, l'Ateneo lo sospende
Abusi sessuali su sei studenti della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell'Università di Camerino, che ha sede a Matelica. E' l'accusa per la quale il Gip di Macerata ha disposto gli arresti domiciliari per un professore associato, 51 anni, subito sospeso dall'ateneo, che ha aperto nei suoi confronti un procedimento disciplinare. Il docente è indagato per violenza sessuale continuata e aggravata, e per un tentativo di concussione ai danni di uno dei sei ragazzi, che sarebbe stato minacciato di ritorsioni sugli esami se non avesse corrisposto alle sue richieste. I fatti, secondo la procura, sarebbero avvenuti fra il 2011 e il 2013 nello studio del docente, il quale, attraverso il difensore, si dice ''allibito'' dagli addebiti, e, pur ''molto provato'', è sicuro di poter smontare le accuse.

A puntare il dito per primo contro il professore, nel novembre scorso, è stato uno studente che si è rivolto ai vertici dell'ateneo. Unicam ha presentato un esposto in procura, e i carabinieri, delegati alle indagini, hanno raccolto ulteriori indizi a carico del professore, che avrebbe molestato sessualmente altri 5 ragazzi: carezze e palpeggiamenti anche davanti ad altri giovani. Fra gli elementi che supportano il provvedimento del Gip il referto medico di una delle supposte vittime su uno stato di stress psichico insorto a causa delle pressioni del prof., una mail ritenuta compromettente, vari messaggi e la registrazione di un colloquio. L'avv. farà ricorso al tribunale del Riesame contro una misura cautelare che ritiene ''gratuita e incongrua''. ''Per il professore - spiega - l'insegnamento è una ragione di vita, un lavoro che svolge con serietà e apprensione per gli studenti''. Nella mail incriminata Parillo avrebbe solo invitato il ragazzo ad andare a studiare per non perdere gli esami parziali. ''Nessuna pressione indebita da parte sua, solo la sollecitudine di un insegnante'', argomenta il difensore. ''Serenità e salute degli studenti sono al primo posto'' per l'Università, che ripone ''totale fiducia nell'operato delle autorità inquirenti''.

Per l'Unicam un brutto flashback, un salto indietro di 16 anni, al 1999-2001, quando un altro insegnante, professore di Diritto commerciale, finì sotto processo per dei video hard girati con alcune studentesse sul divano del suo studio universitario. L'anziano docente venne poi assolto in appello dalle accuse più gravi (violenza sessuale, corruzione e concussione) e condannato a tre anni e quattro mesi per i filmini erotici, ma l'Università impiegò del tempo a metabolizzare lo scandalo e a recuperare il danno d'immagine. Un danno che ora, con protagonisti diversi, si ripresenta in termini quasi fotocopia. (fonte ANSA)

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