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NUMERO PROGRAMMATO

Giannini: aspiranti iscritti "massa critica anomala"

Giannini: aspiranti iscritti "massa critica anomala"
Il Ministro ha spiegato in Senato le prossime mosse sul sistema universitario nazionale. Test a settembre. Risposta-fiume quella del Ministro Stefania Giannini che venerdì scorso in Assemblea al Senato ha risposto ad alcune interrogazioni parlamentari che chiedevano aggiornamenti e chiarimenti sulle prossime mosse del Dicastero di Viale Trastevere. Dal finanziamento alle scuole di specializzazione, il Ministro ha risposto punto per punto.

Finanziamento premiale - Per la ripartizione del fondo di finanziamento ordinario "abbiamo introdotto alcune novità molto importanti". Il costo standard, per l'attribuzione di circa il 15 per cento del fondo di finanziamento complessivo, oltre ad essere una novità, è anche un principio premiale, "perché intende sostanzialmente identificare e quindi valorizzare quelle università che forniscono servizi adeguati rispetto alla platea degli studenti, che sono capaci di contenere il numero degli studenti fuori corso - perché il parametro che si utilizza è il numero degli studenti in corso di laurea - e al tempo stesso che hanno requisiti di sostenibilità dal punto di vista della docenza e del personale tecnico amministrativo". In sintesi "si tratta di università che funzionano". La quota premiale si basa anche sui risultati della attività didattica per il 10 per cento, con specifico riferimento alla componente internazionale, quindi al tasso di attrattività e di internazionalizzazione delle università.

Visiting professor- A partire dal 2015, vorremmo favorire il rientro dei ricercatori italiani che si sono trasferiti all'estero, quindi programmi di recupero dei cosiddetti talenti in mobilità. "Sotto questo profilo, ad esempio, lo strumento della chiamata diretta semplificato ed il finanziamento dell'attività dei visiting professor nelle università sarà sicuramente un elemento importante".

Professori ordinari- Per il triennio 2015-2017, le università possono fissare il numero delle assunzioni dei professori ordinari, favorendo quindi il ricambio, "perché i giovani non sono solo necessariamente ricercatori, ma possono esserci anche giovani brillanti che vanno in cattedra a un'età relativamente bassa". Il Ministro ha parlato di un'ottantina di posti in giù.
Ringiovanimento del corpo docente- Lo schema di decreto sulla ripartizione dei punti organico per il triennio 2015-2017 prevede che tutte le università con i parametri di bilancio in ordine, cioè le cosiddette università virtuose, possano avere almeno il 30 per cento del rispettivo turnover (vi ricordo che il tetto medio nazionale è del 50 per cento): "ciò significa fare tutta una serie di azioni che vadano nella direzione del ricambio, dell'incremento e del ringiovanimento della popolazione docente e di ricerca delle nostre università".

Accesso programmato- "Io non ho mai confuso il numero programmato con l'accesso per selezione. Sono due cose completamente diverse, quindi ribadisco che il numero programmato in una facoltà come quella di medicina è una misura sana e che, rispetto alle generazioni degli anni Settanta e Ottanta, ha portato a una didattica qualitativa. Non è l'unico fattore che rende il nostro sistema sanitario eccellente, ma è uno di essi. Che poi questo sia il migliore strumento per la selezione (cioè quello in corso fino ad oggi), come ho già detto in altre occasioni, non ne sono affatto convinta: è un sistema imperfetto che dobbiamo cominciare a migliorare. Il mio auspicio è che in qualche tempo, forse anche in un anno, si possa arrivare ad avere le condizioni per il cosiddetto modello alla francese".

Una 'massa critica anomala'- Gli aspiranti iscritti sono "il risultato di un orientamento che non è efficace né incisivo, come invece deve cominciare ad essere. Lo faremo a partire da questo anno scolastico, con i test di auto-valutazione e auto-collocamento, che naturalmente non hanno nessuna funzione selettiva, ma danno allo studente la misura della comprensione della propria attitudine e delle proprie competenze acquisite".

Test nella prima decade di settembre- "Lo faremo inoltre con il perfezionamento delle prove selettive, concentrate - lo confermo - nella prima decade di settembre (lo abbiamo anche stabilito, mi sembra che siano l'8 o il 9, comunque lo comunicheremo ufficialmente ad horas). Sostanzialmente, l'indirizzo della modifica è quello di diminuire, come la legge ci consente di fare (noi procediamo a norma di legge su questo punto, come ben sapete), la quantità delle cosiddette domande di cultura generale o di carattere esterno alla valutazione delle competenze acquisite dagli studenti nelle discipline che diventano propedeutiche al corso di laurea".

Le specializzazioni - "Quello che abbiamo fatto di veramente importante è il decreto interministeriale che razionalizza e riordina le scuole di specializzazione medica, con una diminuzione del numero degli anni, che consente ai nostri giovani medici di entrare in una prospettiva europea in maniera competitiva e adeguata.Il secondo concorso nazionale di accesso sarà emanato entro il 30 di aprile e le prove si svolgeranno entro il 31 di luglio, con una lieve modifica, sostanziale però per il buon funzionamento: un numero minore di opzioni per gli specializzandi. Laureiamo circa 10.000 ragazzi all'anno in medicina e poi offriamo (questo è il dato dell'anno scorso) 3.300 borse di studio in partenza, che un enorme sforzo del mio Ministero e di questo Governo ha portato finalmente a 5.500, ma che sono sempre poco più della metà".