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TECNICI DEL MIUR

Tramonta l'accesso alla francese, a Veterinaria non cambierà nulla

Tramonta l'accesso alla francese, a Veterinaria non cambierà nulla
Prime anticipazioni dal Sottosegretario al Miur Davide Faraone: confermato il numero programmato. Test in autunno. Cambia il quiz.
"Vogliamo affidare la preparazione alle prove di ammissione direttamente alle università, sottraendole alle speculazioni dei privati. Le domande dei test dovrebbero essere, poi, più specializzate, legate a materie specifiche e meno generaliste, per rendere la selezione più oggettiva. Dal 2016 l'orientamento comincerà prima, già dalle scuole superiori". Così, il Sottosegretario all'Università Davide Faraone- considerato il portavoce del programma di riforma dell'accesso del PD e del Premier Matteo Renzi - ha anticipato alcuni contenuti della riforma dell'accesso ai corsi di laurea a numero programmato ( Medicina, Veterinaria, Odontoiatria, Architettura).

Test nazionale in autunno- Secondo l'orientamento del partito di maggioranza, il meccanismo di ammissione a Medicina Veterinaria non subirà variazioni sostanziali. Al contrario, già con il prossimo anno accademico si dovrebbe tornare alla sessione autunnale, e non più a quella anticipata di aprile, per sostenere la prova di ingresso, che tuttavia continuerà a svolgersi su scala nazionale.

Domande meno aleatorie- Potranno esserci delle modifiche nella formulazione dei quiz, abolendo ad esempio le domande di cultura generale a favore di domande più pertinenti con la preparazione richiesta nei corsi di laurea, anche in lingua inglese. E per evitare l'eccessiva casualità nel superamento delle prove, potrebbero essere fornite ai candidati delle indicazioni bibliografiche sui temi oggetto dei quiz, una soluzione che vorrebbe contrastare anche business speculativi "estivi"per la preparazione dei candidati.

Programmazione e orientamento- Accantonato il modello alla francese, ampiamente constestato da Rettori e Studenti, si conferma il criterio del numero programmato per le immatricolazioni fin dal primo anno di corso. La programmazione del numero viene mantenuta -spiega a Repubblica Francesca Puglisi, responsabile Università del Pd- in quanto più coerente con le politiche universitarie europee che contingentano la formazione in base alla selezione delle competenze, fin dall'orientamento pre-universitario. Obiettivo quest'ultimo sul quale il Ministero dell'Università sta lavorando con un proprio pool di tecnici come già spiegato dallo stesso Ministro Stefania Giannini, all'indomani della presa di prosizione della CRUI.

Scongiurare i ricorsi al TAR- Il vero cambiamento- che tuttavia potrebbe riguardare solo Medicina- sta nel superamento del contenzioso legale di massa che negli ultimi anni si è sviluppato intorno al test di Medicina e che solo quest'anno ha prodotto quasi 6mila immatricolati "con riserva", pari al 60 per cento dei 10mila previsti dal bando iniziale. Una proposta del PD è che ad ottobre ogni candidato svolgesse due singoli test a distanza di due settimane e che per l'accesso si valutasse il migliore. Ma anche per questa soluzione a doppia verifica si tratterà di fare i conti con aspetti organizzativi nelle università.