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LINEE PROGRAMMATICHE

Accesso alla francese: la governance del Ministro Giannini

Accesso alla francese: la governance del Ministro Giannini
Il Ministro dell'Università, Stefania Giannini, ha spiegato al Parlamento e alla stampa le linee programmatiche del suo Dicastero.
Il testo integrale della relazione al Parlamento- pubblicato on line- ruota attorno a quattro parole chiave: Semplificazione, Programmazione, Valutazione, Internazionalizzazione. Sono i principi cardine delle Linee Programmatiche presentate in Parlamento dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini. Semplificazione per il Ministro significa "resistere alla tentazione dell'ipertrofia normativa e concentrarsi sull'attuazione dei tanti provvedimenti già approvati".

Fabbisogno nazionale
- "Stiamo lavorando con il Ministro Beatrice Lorenzin" ha detto Stefania Giannini in Parlamento, "per definire una road map chiara con le Regioni per semplificare l'attuale procedura e assicurare in futuro una rilevazione realistica e puntuale del fabbisogno nazionale. In una successiva intervista al Corriere della Sera, il Ministro ha ribadito che non intende mettere in discussione il numero programmato, ( " il bilanciamento tra numero di camici bianchi e numero di laureati è sacrosanto").

No al test di un giorno- Il superamento dell'attuale prova a quiz, secondo una prova d'esame calendarizzata in una giornata dal cui esito di decidono le future carriere universitarie, si deve passare ad un modello di selezione come quello francese. E' sempre il Ministro Giannini a citare il sistema d'Oltralpe, che allunga il processo selettivo lungo tutto il primo anno di studio ( "se passi gli esami ti iscrivi al secondo anno, altrimenti sei fuori"): un primo anno aperto a tutti con sbarramento finale. "Non è detto che il sistema dei test a risposta multipla sia il migliore".
Secondo il modello francese, prima dell'accesso al vero e proprio corso di studio in medicina veterinaria, è necessario superare due prove ( due sessioni annuali ritentatabili una sola volta). "Non è che così passare diventi più facile- spiega al CorSera il Ministro- semplicemente si spalma la valutazione dalla prova di un singolo giorno ai risultati di un anno intero di studio".

Orientamento- "Per programmare sempre meglio dobbiamo tornare ad occuparci di orientamento". Considerato il basso numero di laureati italiani rispetto alla media europea, il Ministro Giannini dichiara che "non sappiamo informare, ispirare e consigliare i nostri ragazzi". L'orientamento- secondo il Ministro - si fa nella scuola secondaria e non nell'Università, attingendo all'esempio europeo del progetto Garanzia Giovani  "che cerca di collegare il mondo del lavoro , dell'impresa e dell'università, in modo che oltre alla formazione in aula, gli studenti possano già esperire alcuni settori durante il percorso universitario o di scuola superiore".

La Legge Gelmini- "Invece di semplificare abbiamo complicato". La riforma introdotta con la Legge 30 dicembre 2010, n. 240  non ha raggiunto gli obiettivi di governance che ambiva a costruire, "perchè non si è ricorsi a un testo consolidato che facesse pulizia del pregresso". Il Ministro Giannini- che fa della semplificazione uno dei cardini del suo Dicastero- ha quindi annunciato la volontà di lavorare ad un Testo Unico delle leggi universitarie che attualizzi norme ( status giuridico, reclutamento e didattica) ereditate dal passato.

Riconoscimento dei titoli- Nell'ambito dell'internazionalizzazione ( altra parola chiave del Dicastero- Giannini), per competere a livello internazionale "dobbiamo favorire la piena apertura del sistema universitario a livello europeo attraverso la possibilità di pieno e immediato riconoscimento dei titoli. In questo senso- si legge nella relazione programmatica al Parlamento- penso che una delle attività utili, da promuovere nel nostro semestre di presidenza possa essere quello di una "tabella di conversione" dei titoli di studio, che permetta a tutte le università di parlare la stessa lingua".

Sull'accesso alla francese- che il Ministro Giannini ha messo in relazione a Medicina- si registra la "preoccupazione" della FnomCeo. Il Presidente Amedeo Bianco a Doctor 33: "«Chi si fa carico di tutti gli studenti che dovrebbero "saltare" dopo il primo anno?».

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