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FABBISOGNO 2014-2015

In GU i posti a veterinaria, il MIUR: non ci saranno aumenti

In GU i posti a veterinaria, il MIUR: non ci saranno aumenti
Dopo adeguata istruttoria e il confronto dei dati emersi al Tavolo tecnico, il Miur ufficializza i 774 posti, "senza alcun successivo ampliamento".

E' in Gazzetta Ufficiale il decreto che fissa a 774 posti le immatricolazioni possibili ( non comunitari e non residenti compresi) per il prossimo anno accademico. Il Ministero dell'Università rimarca la volontà a " non procedere per l'anno accademico 2014-15 ad alcun successivo ampliamento dei posti attribuiti al fine di assicurare l'adeguato inizio delle attivita' didattiche dei corsi di laurea".

Il Ministero dell'Università rileva che dall' istruttoria "e' emersa la rilevanza della certificazione per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina veterinaria da parte dell'European Association of
Establishments of Veterinary Education (EAEVE)". Tuttavia per il prossimo anno accademico, anche la Facoltà di Messina- l'unica senza approvazione EAEVE - potrà immatricolare avendo assunto l'impegno ad una imminente verifica da parte dell'organismo europeo.

I posti per le immatricolazioni al corso di laurea magistrale a ciclo unico in medicina veterinaria, destinati agli studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia, sono determinati a livello nazionale in n. 774, e sono ripartiti fra le Universita' secondo la tabella allegata al decreto. Ciascuna Universita' dispone l'ammissione degli studenti in base alla graduatoria di merito che anche quest'anno- dopo l'esordio dell'anno scorso- sarà unica e nazionale.

Il fabbisogno stabilito dal Miur tiene conto delle indicazioni del Ministero della Salute e delle Regioni, oltre che dal Tavolo Tecnico ministeriale a cui partecipano rappresentanze dell'ANVUR, dell'Università e delle Professioni Sanitarie ad accesso programmato. Per la categoria Veterinaria, al Tavolo sono presenti ANMVI e FNOVI, che - dimostrando la difficoltà reddituale della professione- sostengono l'inopportunità di aumentare il numero di professionisti sul mercato delle prestazioni veterinarie. L'indicazione della FNOVI è di 491 posti, quella del Ministero della Salute di 657 posti.

Le esigenze didattiche ed occupazionali hanno portato alla progressiva e costante riduzione del numero di posti, che negli ultimi anni si è dimezzato, pur essendo ancora lontano dall'esprimere un fabbisogno ragionato, più aderente agli effettivi sbocchi di lavoro. In particolare, il Tavolo ha ipotizzato di rivedere i numeri espressi dalle Regioni che- stimando solo in base alle esigenze del SSN e dei SSR - non sono in grado di supportare il fabbisogno richiesto con dati e rilevazioni territoriali ragionate.

Solo Calabria, Molise e Valle d'Aosta indicano un fabbisogno di veterinari pari a zero. La richiesta più alta, 200 veterinari, viene dalla Campania, seguita dalla Lombardia (70), Sicilia (60), Sardegna e Puglia (50).
Sotto il valore di 50 medici veterinari si collocano il Lazio e la Toscana (40), il Veneto (30), l'Umbria (25), le Marche (20), l'Emilia Romagna (15). I valori più bassi in Basilicata (6), Piemonte e Abruzzo (10), Friuli (3), Liguria (10). Le Province Autonome di Trento e Bolzano hanno invece espresso un fabbisogno rispettivamente di 15 e 3 medici veterinari.

Per il Ministero della Salute bastano 657 veterinari