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DIRETTIVA 2015/2203

Alimenti a base di caseina: nuove norme dopo l'infrazione

Alimenti a base di caseina: nuove norme dopo l'infrazione
L'Italia si conforma alle norme europee sulla sicurezza dei prodotti alimentari a base di caseina.

L'articolo 9 della Legge Europea 2017 consentirà l'archiviazione della procedura di infrazione n. 2017/0129, avviata dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia, per mancato recepimento della direttiva (UE) 2015/2203 entro la scadenza del 22 dicembre 2016. A spiegarlo in XIII Commissione Agricoltura è stato il relatore On Paolo Cova.

L'obiettivo della direttiva - non ancora recepita dall'Italia- è di facilitare la libera circolazione delle caseine e dei caseinati destinati all'alimentazione umana. La norma europea si  propone anche di  adeguare i requisiti di composizione dei prodotti alle norme del Codex Alimentarius. "Tale adeguamento- ha spiegato Cova-  implica due modifiche:
-il tenore massimo di umidità della caseina alimentare aumenta dal 10 per cento al 12 per cento
-il tenore massimo di grassi del latte della caseina acida alimentare è ridotto dal 2,25 per cento al 2 per cento.

La Legge Europea prescrive inoltre le indicazioni obbligatorie che i prodotti -fermo restando quanto stabilito dal regolamento (UE) 1169/2011 -devono riportare su imballaggi, recipienti o etichette in caratteri ben visibili, chiaramente leggibili ed indelebili.

Si introducono inoltre norme sanzionatorie prevedendo tra le ipotesi di illecito amministrativo,  la condotta di colui che utilizza – per la preparazione di alimenti – caseine o caseinati che non rispondono ai requisiti previsti dalla direttivao riporta informazioni che possono indurre il consumatore in errore. A livello nazionale, le autorità competenti ad accertare le violazioni sono il Ministero della salute, per la parte relativa alla sicurezza alimentare e il Ministero delle politiche agricole per i controlli qualitativi e quantitativi. A livello territoriale, le autorità competenti sono le regioni, le province autonome e le ASL. Le amministrazioni svolgeranno tali attività con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

Caseine e caseinati destinati all'alimentazione umana - Sono una categoria di proteine ottenute dalla coagulazione del latte, utilizzate nel settore alimentare, come coadiuvanti tecnologici in molti alimenti e come ingredienti nei salumi dove fungono da collante. Nel panorama caseario europeo, è permesso l'utilizzo di caseine e di caseinati, come alternativa al latte, nella produzione di formaggi entro un massimo del 10 per cento dell'intera produzione. "La caseina viene prodotta solo quando il latte viene lavorato per la produzione di burro e sono pochi, quindi, i produttori che possono permettersi impianti completi"- ha speigato Cova. 
L'uso della caseina è esteso anche ad una larga parte dell'industria, per la sua proprietà di eccellente collante ecologico; si utilizza, ad esempio, nella produzione di gomma, guarnizioni, produzione di fuochi artificiali e patinatura di carta. "Fino a pochi anni fa, la Commissione europea finanziava i produttori di caseina e caseinati per gli alti costi di produzione; attualmente, invece, tali finanziamenti non vengono più erogati"- ha aggiunto il relatore.
"I produttori - ha spiegato Cova- utilizzano i caseinati perché il loro costo è più basso rispetto al latte, in quanto i caseinati vengono prodotti in paesi come Argentina, Nuova Zelanda e Australia, dove il costo del latte è inferiore a quello europeo e tale, dunque, da rendere più conveniente un prodotto per ottenere il quale occorre sostenere costi industriali importanti: acidificazione del latte, separazione ed essiccazione delle caseine"

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