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LA RISPOSTA DEL GOVERNO

Latte: in GU l'origine in etichetta, stand by sul powder milk

Latte: in GU l'origine in etichetta, stand by sul powder milk
La Commissione europea non ha ancora risposto all'Italia sull'uso di latte in polvere. Il decreto sull'origine è in Gazzetta Ufficiale.

Intervenuto in Aula sulle tutele del latte made in Italy, il Sottosegretario al Mipaaf Giuseppe Castiglione ha risposto congiuntamente a tre interrogazioni. Due i temi al centro dell'attenzione: la posizione italiana dopo l'infrazione europea sulle norme nazionali che vietano il latte in polvere nella produzione casearia e l'indicazione dell'origine del latte in etichetta. 

Sulla prima questione, il Sottosegretario ha dichiarato: "Siamo stati sempre contrari ad adeguare la nostra normativa sul divieto dell'uso del latte in polvere per i formaggi e, proprio per preservare l'attuale impianto normativo, abbiamo già formulato le controdeduzioni di competenza in merito a quanto sostenuto nella predetta diffida della Commissione, che ad oggi non ha fatto pervenire osservazioni al riguardo.

Quanto al decreto-origine, pubblicato il 19 gennaio in Gazzetta Ufficiale- si tratta - secondo Castiglione di "un risultato storico per i prodotti lattiero-caseari".  Con questo provvedimento i Ministri Martina e Calenda hanno introdotto l'indicazione obbligatoria in etichetta dell'origine per i prodotti lattiero-caseari in Italia, "con il via libera dell'Unione europea".
Castiglione ha parlato di "una vera e propria sperimentazione per l'Italia", grazie alla quale "sarà possibile indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti come il latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini. Il provvedimento si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e al latte di ogni altra origine animale.

Il decreto prevede che il latte e i suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente l'indicazione dell'origine della materia prima in etichetta in maniera chiara, in maniera visibile e soprattutto che sia facilmente leggibile. Sono esclusi solo i prodotti DOP e IGP che hanno già disciplinari relativi all'origine e il latte fresco già tracciato. Si tratta, quindi, di "un'ulteriore conquista che ci permetterà di rafforzare la trasparenza delle informazioni al consumatore".

L'Italia, ha dichiarato Castiglione,"si pone all'avanguardia in una sperimentazione sulla massima trasparenza dell'informazione al consumatore. Il nostro obiettivo è che questa legge, poi, sia estesa a tutta l'Unione europea, dando così strumenti di competitività e tutela del reddito ai nostri produttori".

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'Sensibilità diverse' sulla questione del latte in polvere

DECRETO 9 dicembre 2016
Indicazione dell'origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari, in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.