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Intossicazione da formaggio rumeno: interrogazione al Ministero

Sicurezza alimentare
Intossicazione da formaggio rumeno: interrogazione al Ministero
Un bambino di 14 mesi è stato ricoverato al Meyer di Firenze con una intossicazione alimentare dopo aver consumato formaggi di una ditta rumena.
A seguito dell'informativa data al riguardo dal Ministero della Salute, l'On Massimiliano Bernini del  Movimento 5 Stelle ha presentato una interrogazione parlamentare per sapere dallo stesso Ministero:
-quali altre azioni sono state avviate affinché sia scongiurato il pericolo di ulteriori avvelenamenti;
- quanto tempo è intercorso tra la news 16‐811 pubblicata dal sistema RASFF e le comunicazioni che il Ministero della Salute ha inoltrato agli Assessorati alla Sanità delle Regioni coinvolte nelle liste di distribuzione;
- quali misure intenda adottare per potenziare gli organi di controllo da un punto di vista economico, di mezzi e personale al fine di garantire la sicurezza alimentare e la tracciabilità agroalimentare in modo particolare per quanto concerne la filiera del latte;

Da quanto si apprende da organi di stampa, il bambino di cui alla precedente premessa ha contratto un’intossicazione causata dal batterio Escherichia coli 026:H11. "Tale contaminazione - si legge nell'atto parlamentare- sarebbe riconducibile ad una epidemia che ha colpito 14 bambini in Romania dal 24 gennaio ad oggi". Il Ministero della Salute ha reso noto che "attraverso il sistema di allerta RASFF è stata pubblicata la NEWS 16‐811 riguardante il ritiro volontario per misura precauzionale di diversi alimenti a base di latte prodotti dalla ditta SC BRADET (Romania)".

Tale informazione è stata diramata in relazione a casi di Sindrome Emolitico Uremica (SEU) associati ad infezione da Escherichia Coli O26:H11 avvenuti in Romania. I prodotti ritirati sono stati distribuiti in alcuni Paesi europei tra cui l’Italia.”; nello stesso comunicato - ripreso nell'interrogazione- il Ministero informa che le regioni coinvolte dalla distribuzione dei prodotti ritirati sono il Lazio, la Toscana e la Campania;
La ditta SC Bradet s.r. l. il 9 marzo 2016 aveva già iniziato a ritirare in via precauzionale i propri prodotti a base di latte (formaggi) a causa proprio della presenza del batterio in alcuni campioni.

La Asl «invita chiunque sia in possesso di prodotti a base di latte della ditta Sc Bradet srl a non consumarli e riconsegnarli al più presto all'esercizio dove sono stati acquistati».