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TAVOLO AL MIPAAF

Si può continuare a lasciare l'apicoltura senza assistenza veterinaria?

Si può continuare a lasciare l'apicoltura senza assistenza veterinaria?
Sull'assenza della veterinaria al Tavolo di coordinamento del settore apistico, la Fnovi ha interessato il Ministero delle Politiche Agricole.
Ne è seguito un incontro, il 21 gennaio scorso, tra i vertici Fnovi e gli uffici del Vice Ministro Andrea Olivero che coordina il Tavolo. La Federazione - che intende parteciapre ai lavori del Tavolo- ha fatto presente che le gravi problematiche che interessano il settore sono " tutte di ordine sanitario".  Tuttavia, il Mipaaf non aveva esteso la convocazione dell'8 gennaio scorso alla rappresentanza veterinaria, malgrado l'intento dichiarato da Olivero di voler rilanciare il settore "aprendo un confronto con tutti i referenti e consentendo di evidenziare importanti aree di lavoro nel breve e nel lungo periodo".

L'assenza della veterinaria- alla quale la Fnovi  ha chiesto di rimediare- risulta "indispensabile"  e "strategica per garantire l'assistenza sanitaria ad un settore che mostra visibili i segni di perdita di controllo sulla gestione aziendale". Per la Federazione "il recupero di credibilità agli occhi dei consumatori si gioca oggi sul ritorno del settore alla legalità: corretta tracciabilità di animali e alimenti, corretta gestione del farmaco, corretto approccio profilattico alle malattie delle api". La domanda che la Fnovi ha quindi rivolto al Mipaaf all'incontro di mercoledì scorso chiedeva "perché l'apicoltura del 2015 ancora non si meriti l'assistenza veterinaria, come d'ogni altra impresa zootecnica moderna".

D'altra parte, il rilievo dei risvolti sanitari è stato recentemente sancito dall'avvio, il 19 gennaio scorso, dell'Anagrafe delle api, salutata dallo stesso Olivero con queste parole: "La partenza dell'anagrafe delle api, che vede la collaborazione tra Ministeri della Salute e delle politiche agricole, è una notizia attesa da tanto tempo dal settore e che siamo riusciti finalmente a concretizzare". Inoltre, il Tavolo di coordinamento deve affrontare anche l'emergenza sanitaria dell'Aethina tumida; al riguardo lo stesso Olivero all'indomani della prima riunione dichiarava che "sono stati raccolti i contributi da parte di tutte le associazioni, con un approfondimento scientifico fornito dal Consiglio per la Ricerca in Agricoltura (CRA), al fine di sottoporre al Ministero della Salute soluzioni di collaborazione e di confronto tecnico che possano rafforzare l'azione di contrasto alla diffusione del coleottero.

Riferisce la Fnovi che la riunione del 21 gennaio "ha offerto l'occasione per un interessante scambio di vedute sull'efficacia delle politiche intraprese per promuovere il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura. Laddove le competenze e le professionalità non sono state rispettate, là sono evidenti gli insuccessi".
La Federazione aggiunge che: "la non corretta gestione del patrimonio apistico potrebbe generare problematiche irrimediabili per l'ambiente e per la sicurezza del cittadino. E' necessario quindi che il settore sia condotto, nell'interesse di tutta la comunità, da imprenditori correttamente formati ed informati, sostenuti da consulenti competenti, per la ripresa di un cammino ove la tracciabilità di animali, alimenti e farmaci risponde agli obblighi di legge, ove il rispetto della legalità è garanzia di sicurezza alimentare".