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VADEMECUM OMV MESSINA

Randagismo e soccorso: non può farsene carico solo il lp

Randagismo e soccorso: non può farsene carico solo il lp
Nello svolgimento della propria attività clinico-ambulatoriale, sempre più spesso, il libero professionista si ritrova coinvolto in situazioni dai caratteri "grotteschi".

"È il caso - spiega l'Ordine dei Medici Veterinari di Messina- dei rapporti/scontri con le associazioni animaliste che sovente sembrano dimenticare il minimo comune denominatore che muove entrambe le parti, medico veterinario e “animalista”, ovvero il benessere e la tutela del soggetto condotto in struttura, spesso randagio in condizioni di urgenza".

Per affrontare queste situazioni -  che secondo l'Ordine messinese vanno ricondotte ai vuoti normativi e alla mancanza di sostegno al professionista- il 17 ottobre è stato pubblicato on line il vademecum "Randagismo: Obblighi e Responsabilità".

Il documento, "condiviso dagli iscritti", è stato realizzato su proposta della Dott.ssa Annalisa Previti, Segretario dell'Ordine, in seguito al tavolo tecnico attivato ad agosto. Il vademecum vuole essere "chiarificatore della normativa vigente" e può essere proposto " a chi usufruisce delle prestazioni Medico Veterinaria, per sciogliere velocemente i nodi che in alcune situazioni si apprestano a diventare indistricabili e in cui le responsabilità non sono chiaramente identificabili dai “non addetti ai lavori”.

Definito il raggio d'azione del libero professionista, l'Ordine dei Medici Veterinari di Messina si impegna alla tutela, anche legale, dei propri iscritti: "Accade purtroppo - scrive l'Ordine- che il libero professionista sia vittima di attacchi mediatici diffamatori. Crediamo che questa circostanza sia attribuibile ad una mancanza di comunicazione adeguata con chi immagina la professione medico veterinaria come una mera passione/missione piuttosto che il frutto di anni di studi e perfezionamento alla stregua di tutte le altre professioni sanitarie. Questa immaginazione perversa- è scritto  nel documento-  conduce ad una pregiudiziale diffidenza nei confronti del Medico Veterinario che spesso sfocia in episodi disdicevoli, indecorosi e privi di logica".

"Un cane randagio che perviene in una struttura privata comporta dei costi che sono direttamente proporzionali alla qualità della prestazione offerta e il Veterinario non può e non deve essere l’unico a farsene carico"- afferma l'Ordine.


Il Vademecum "Randagismo e responsabilità"