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REGGIO CALABRIA

Vacche sacre: abbattuti 105 bovini 'senza alcun segno distintivo'

Vacche sacre: abbattuti 105 bovini 'senza alcun segno distintivo'
I dati sono stati presentati alla stampa  dal Prefetto Michele di Bari, che ha aggiornato sulle attività di contrasto al fenomeno dei bovini "intoccabili".

A Reggio Calabria, mercoledì scorso, sono stati presentati in conferenza stampa i risultati della lotta alle "vacche sacre", un fenomeno di " particolare complessità ed endemicamente radicato su una vasta area del territorio metropolitano".

“La strategia elaborata” – ha dichiarato il Prefetto Michele di Bari – “si è rivelata vincente perché fondata sull’adozione di un piano di azione coordinato"  nei territori maggiormente interessati dal fenomeno, con particolare riferimento alle zone di Terranova Sappo Minulio, Cittanova e Molochio.

“I servizi interforze ” – ha affermato di Bari – “hanno conseguito risultati lusinghieri non solo sotto il profilo sanitario, ma anche in termini di un efficace contrasto alla criminalità organizzata, reprimendo un fenomeno che è divenuto, nel tempo, un emblema delle prevaricazioni esercitate da famiglie di ‘ndrangheta”.

L'Unità interforze ( personale della Polizia metropolitana, veterinari della locale Azienda Sanitaria ed esperti  dell’Ente Parco Nazionale Aspromonte) ha effettuato sino ad ora "16 interventi, consentendo la cattura con narcosi e il controllo di 105 bovini, rinvenuti senza alcun segno distintivo".
Secondo quanto previsto dalla vigente normativa, gli animali, non identificabili né rintracciabili, sono stati successivamente abbattuti sotto il controllo veterinario, sulla base di una valutazione dello stato sanitario e dei rischi per la sicurezza alimentare.Potenziamento dei controlli di profilassi sanitaria e di sicurezza della filiera agroalimentare, nei confronti delle aziende zootecniche e degli allevamenti.

Nel suo intervento, il Prefetto ha ribadito che la strategia di contrasto messa a punto è stata elaborata nel più rigoroso rispetto della normativa nazionale e comunitaria che disciplina le procedure di sicurezza alimentare, il sistema di identificazione e registrazione dei bovini, nonché la profilassi e la prevenzione del rischio sanitario. Importante, al riguardo, è stata la assistenza prestata dal Servizio Veterinario dell’ASP durante tutte le fasi delle operazioni, per assicurare il rispetto delle procedure atte a garantire il benessere degli animali.

Di Bari ha anche sottolineato l’importante contributo fornito dall’Ente Parco, dalla Città Metropolitana e dal Presidente della Regione Calabria che, rispondendo alle istanze degli amministratori locali, ha disposto un congruo finanziamento.

Foto: reggiotv.it