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EMILIA ROMAGNA

Con Parma, la Regione completa il servizio per la fauna selvatica

Con Parma, la Regione completa il servizio per la fauna selvatica
Dopo due bandi andati deserti rivolti a volontari, situazione unica in tutta la Regione, l'Emilia-Romagna ha affidato il servizio ricorrendo al codice degli appalti.
A inizio anno, su indicazione dell'Assemblea legislativa e in continuità con quanto fatto in passato, veniva emanato un bando in tutta l’Emilia-Romagna per l'affidamento in convenzione delle attività di trasporto e prima cura della fauna selvatica ferita o in difficoltà, rivolto ad associazioni di volontariato regolarmente registrate e ai Cras, i Centri di recupero animali selvatici. Il bando garantiva i rimborsi spese consentiti dalla legge con una dotazione di risorse superiore a quella stanziata in precedenza dalle Province, gli enti competenti fino al riordino istituzionale del 2015. In totale per il territorio regionale le risorse impegnate ammontavano a 300mila euro, di cui 38mila per la provincia di Parma, un riparto calcolato in funzione della superficie del territorio e degli interventi rendicontati per l’anno precedente.

Il caso 'Parma'- Gli esiti del bando hanno permesso di attivare convezioni per la cura ed il trasporto degli animali in tutte le province. Da Parma e Piacenza sono pervenute disponibilità di Cras che svolgono unicamente attività di prima cura e per questo, in maggio, è stato realizzato un secondo bando, per il solo trasporto degli animali, che ha risolto la situazione a Piacenza, mentre era rimasta scoperta la provincia di Parma, unica in tutta la Regione: dopo due bandi andati deserti rivolti ad associazioni di volontariato, situazione unica in tutta la Regione, l'Emilia-Romagna ha intrapreso la strada dell’affidamento del servizio ai sensi del Codice degli appalti.
E’ stato così individuato in Giovanni Maria Pisani, veterinario collaboratore del Dipartimento di veterinaria dell’Università di Parma, la figura professionale con l’esperienza e i requisiti per svolgere il servizio. E’ ora in corso il perfezionamento del contratto di servizio nei termini di legge.

"Sono davvero sollevata dal fatto che si sia riusciti a risolvere quella che era ormai diventata una vera e propria emergenza”. Esprime così la sua soddisfazione l’assessore regionale, Simona Caselli, che ha aggiunto: “Purtroppo chi prima conduceva questa attività nel parmense  ha deciso di non partecipare ai bandi emanati dalla Regione, come è invece avvenuto in tutte le altre province, dove la stipula delle convenzioni ha consentito di evitare disagi e preoccupazioni per le persone e sofferenze per gli animali”.
“Abbiamo quindi dovuto cambiare strada – spiega l’assessore - e individuare una figura professionale adeguata e procedere, non più in convenzione, ma con un affidamento del servizio secondo il codice degli appalti. Proprio in questi giorni abbiamo concluso la fase di aggiudicazione e stiamo perfezionando il contratto. L'emergenza dunque si chiude, ora terremo conto di quanto accaduto per impostare al meglio l'attività nel 2018 ed evitare che si ripeta la situazione degli scorsi mesi."