• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30964
PARCO DI LIGNANO

“Il prelievo della testa è un passaggio obbligatorio e necessario'

“Il prelievo della testa è un passaggio obbligatorio e necessario'
Sulla vicenda della capra morta all’interno del Parco di Lignano, intervengono gli uffici di sanità pubblica veterinaria della Asl Toscana.
La morte dell'animale,  durante il parto, nel parco di Lignano arriva sulla stampa locale aretina, raccontata da una visitatrice, a cui hanno replicato sia la Asl veterinaria sia la cooperativa che gestisce il Parco. La lettrice, dopo aver chiamato i servizi veterinari e i gestori (che avrebbero risposto "non rientra nelle nostre competenze"), scavalcava la recinzione per intervenire personalmente  sull'animale in difficoltà e quindi chiamava la propria veterinaria di fiducia. Inutilmente.

La Asl interviene, su richiesta del gestore del parco, all'indomani mattina- un lunedì-  presumibilmente dopo il ritrovamento del cadavere della capra. Quindi scoppia il caso mediatico. "E' ammissibile che il dipartimento di Igiene della Usl per questioni di competenze decapiti un cadavere portando via la testa e lasciando il resto del corpo?" si domanda la lettrice.
A precisazione dei fatti, la Asl  ha fatto presente che  “il prelievo della testa è un passaggio obbligatorio e necessario prima di dare il nulla osta allo smaltimento della carcassa” e che è obbligo obbligo di legge per i veterinari Asl effettuare il prelievo del tronco encefalico su esemplari di razza caprina con età superiore ai 18 mesi.

Questa pratica, puntualizzano, consente di effettuare i riscontri per accertarsi che l’animale al momento del decesso non fosse affetto da Tse (encefalopatie spongiformi trasmissibili) anche note come malattie da prioni, patologie neuro-degenerative che colpiscono il sistema nervoso centrale dell’uomo e degli animali. Una volta appurato questo aspetto e prodotto il certificato con i contenuti delle analisi effettuate, il personale veterinario Asl può indicare ai proprietari, o a chi ha cura dell’animale, lo smaltimento del resto della carcassa.

Da aggiungere inoltre che il Parco di Lignano, e con lui anche gli animali che qui vivono in cattività, sono tutti di proprietà del Comune di Arezzo. La gestione dell’area è affidata ad una cooperativa. Sempre stando a quanto riportato dalla Asl veterinaria aretina, il proprietario e responsabile degli animali deve occuparsi della cura degli stessi attraverso il supporto di medici veterinari privati. Non vi è alcuna convenzione o accordo tra l’azienda sanitaria pubblica e l’amministrazione per attività di pronto intervento. Quest’ultima invece ha l’obbligo di intervenire per effettuare il prelevo del tronco encefalico dell’esemplare una volta morto.

Anche la cooperativa che si occupa della gestione del Parco di Lignano ha raccontato la propria versione dei fatti: "La Green Service, come ogni giorno, anche domenica mattina ha visitato e controllato il parco e non ha rilevato nessun problema. Green Service non è stata avvertita domenica quando il fatto è accaduto, ma ha appreso tutto solo il lunedì mattina quando i responsabili del parco sono tornati sul posto".

Foto: arezzonotizie.it