SICUREZZA ALIMENTARE

QR Code 'Campania Trasparente', un merito conteso dai politici

Regioni
QR Code 'Campania Trasparente', un merito conteso dai politici
Vincenzo De Luca porta a EXPO i dati dell'IZS del Mezzogiorno sul monitoraggio del territorio. Nel Comitato Scientifico entra l'OMS.

QR Code Campania Trasparente è un progetto dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che insieme ad altri enti di ricerca,  studia e monitora il territorio regionale, per la salubrità e l'informazione trasparente dei prodotti campani. Presentato nei giorni scorsi a EXPO, il progetto è stato esaltato dal Presidente della Campania Vincenzo De Luca: “Ciò che è stato fatto in Campania non ha eguali in Italia- ha detto- Siamo i primi, la nostra è la regione più controllata d'Italia, rivendichiamo questo primato e sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario. Il 97 per cento della Campania è incontaminato".
Gli ha presto fatto eco l'ex Governatore Stefano Caldoro, che ha rivendicato la primogenitura del progetto: ” Mi fa piacere che il Commissario dell’Istituto zooprofilattico Antonio Limone abbia ricordato come il progetto presentato sui controlli sul territorio campano sia stato voluto e svolto dalla nostra amministrazione.

Il Monitoraggio integrato- Lo studio, condotto da un gruppo di lavoro coordinato da Antonio Limone, si sivuluppa lungo matrici ambientali, alimentari e sanitarie-  è stato condotto dividendo il territorio regionale in celle su cui si sono concentrate approfondite analisi ed accurati esami da parte di ricercatori ed esperti che hanno lavorato ininterrottamente negli ultimi quattro mesi. "Abbiamo raccolto 4400 campioni sui suoli - ha spiegato il commissario dell'Istituto zooprofilattico Antonio Limone - analizzando 52 elementi perché la Campania è una regione vulcanica e bisognava capire quali elementi fossero frutto dell'attività vulcanica e quali invece di un eventuale inquinamento”. Lo studio oltre i suoli ha riguardato anche le acque. Sono stati analizzati 659 campioni di acque utilizzate per l'agricoltura (“Non quella dei rubinetti - ha chiarito Limone - che viene costantemente monitorata e non presenta alcuna criticità”).
L'indagine ha coinvolto anche gli animali e vegetali, con 2942 campioni tra prodotti ortofrutticoli ed erba spontanea. “Solo 4 campioni su quasi 3mila sono risultati non conformi”, ha spiegato il commissario dell'Istituto zooprofilattico di Portici. L'ultima parte del piano di monitoraggio è relativa all'aria ed è ancora in corso con 88 centraline che saranno in funzione permanentemente anche per ottenere un dato significativo riferito anche all'alternarsi delle stagioni.

Animali bioindicatori -Gli allevamenti bufalini, bovini o ovicaprini sono selezionati in funzione della rappresentatività zootecnica in rapporto ai corpi idrici sotterranei, nei quale sono prelevati campioni di latte e acqua
(772 allevamenti campionati). Per lo studio delle relazioni tra qualità dell’ambiente, il bioaccumulo o la bioconcentrazione di contaminanti tossici e persistenti negli alimenti di origine animale, risulta consolidata l’attenzione verso gli animali quali bio-indicatori. Oltre ai campioni di latte come bioindicatori, sono stati prelevati: 254 campioni di Api e Miele, 624 campioni di Gasteropodi, 131 campioni di Animali Selvatici.


Il monitoraggio diventerà permanente. Lo ha annunciato lo stesso De Luca: “Lo ripeteremo ogni anno perché vogliamo dare garanzie e trasparenza ai consumatori. Da qui parte il rilancio dei nostri prodotti, che tutti ci invidiano”. Presidente del Comitato scientifico del progetto “Campania trasparente” sarà Roberto Bertollini dell'Organizzazione mondiale della sanità, che ha dichiarato: "Il nostro sarà un organismo indipendente e imparziale. La Campania ha raccolti dati importanti che saranno molto utili perché è indispensabile avere a disposizione il maggior numero possibile di informazioni per trarre conclusioni affidabili”.

Lo studio è pubblicato sul sito: www.campaniatrasparente.it