• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30945
IL PM AL PROCESSO

Bimbo sbranato a Scicli, formulate le richieste di condanna

Bimbo sbranato a Scicli, formulate le richieste di condanna
Chiesta una condanna a 5 anni e mezzo di reclusione per l’ex sindaco di Scicli. Chiesto il carcere anche per i dirigenti veterinari della Asp ragusana.
Il pm ha formulato le richieste di condanna nell'amito del processo sui cani"killer" della contrada “Pisciotto”. La vittima- il 15 marzo del 2009-  fu Giuseppe Brafa, un bambino di 10 anni, sbranato vivo da un gruppo di cani randagi, mentre pedalava la sua bici. Giuseppe Brafa aveva riportato numerose e gravi ferite vascolari, lesioni in molte parti del corpo, gravissime quelle riportate alla testa provocate dalle morsicature. L'episodio ebbe vasta eco mediatica e politica e non fu un caso isolato: altre aggressioni si erano verificate nella stessa zona interessando gravemente un altro bambino e alcuni adulti.
Il Comune di Modica emanò un'ordinanza esecutiva di abbattimento. Gli accertamenti rivelarono successivamente che i cani vaganti erano riconducibili ad un privato cittadino, al quale era stata la stessa Procura ad affidare i cani. La Asl Veterinaria subito dopo i fatti diede una propria lettura del fenomeno del randagismo e del vagantismo del territorio.

Le richieste del PM- L'ex Sindaco di Scicli (Ragusa)  è accusato di omicidio colposo in concorso, e anche i dirigenti del comune e il tenutario del canile devono risponderne. Il pm, al termine della sua requisitoria dinanzi al collegio penale, ha chiesto una pena complessiva per tutti gli imputati di 28 anni di carcere, di cui 18 anni e mezzo per i 3 medici veterinari dell’Asp 7 di Ragusa. Per uno di questi ultimi,  la pubblica accusa ha ravvisato maggiori responsabilità, e chiesto 8 anni e un mese di carcere; per gli altri dirigenti veterinari le richieste sono di 6 anni e 5 mesi e di 4 anni di reclusione.
Si alleggerisce invece la posizione del detentore dei cani, l’unico tra gli imputati ad avare subito l’arresto e il carcere per la morte del bambino. Il pm ha chiesto per lui 3 anni e 9 mesi di reclusione per il reato di omicidio colposo, chiedendo l’assoluzione per resistenza a pubblico ufficiale, escludendo l’aggravante della consapevolezza, anche se la sua condotta – come ha sottolineato la pubblica accusa – ha portato all’assembramento di un gruppo di cani in zona, e ha chiesto la prescrizione per i reati ambientali che gli erano stati ascritti.
Coimputato nel procedimento anche un  dipendente del comune di Scicli,  per il quale sono stati chiesti 4 mesi di carcere. Per le prossime ore sono attese le arringhe difensive, dopodiché comincerà la lunga camera di consiglio, anche se è probabile che la sentenza non venga emessa prima di qualche giorno.

Gli stessi cani, qualche giorno dopo l'aggressione letale, attaccarono anche una ragazza - residente in Germania- che faceva jogging di primo mattino sulla spiaggia di Sampieri, sfregiandole il viso e lasciandole ferite di cui ancora oggi porta le cicatrici, alcune delle quali mostrate in aula. La ragazza ha testimoniato che i cani la accerchiarono all’improvviso sulla spiaggia deserta e la attaccarono, azzannandola al volto e alle braccia. Poco distante si trovava lo stesso ex Sindaco, che assistette alla scena; il tempestivo intervento di un carabiniere della compagnia di Modica, mise in fuga i cani.

Oltre alla donna, si sono costituite parti civili i genitori e i parenti di Giuseppe Brafa, l’Asp di Ragusa e lo stesso comune di Scicli. Si attende ora la sentenza. (fonte) (fonte)